Mad Max 4: proteste degli ambientalisti per l’impatto ambientale del set in Namibia

A 28 anni dal terzo episodio del ciclo post-apocalittico di Mad Max, George Miller torna sul personaggio che lo ha lanciato, insieme al protagonista Mel Gibson, nell’Olimpo di Hollywood. Le riprese di Mad Max: Fury Road, interpretato da Charlize Theron e Tom Hardy, stanno sollevando un polverone e non è soltanto quello delle automobili iperveloci (su tutte la V8-Interceptor)  che ne hanno caratterizzato l’immaginario apocalittico.

Le riprese sono state accolte con soddisfazione dal governo locale, visti i 370 milioni di dollari namibiani (27 milioni di euro) di ricaduta economica sul Paese e il coinvolgimento di ben 900 namibiani nelle riprese. La popolazione, però, non è dello stesso parere. Le riprese stanno avvenendo nel parco nazionale Dorob, nel deserto del Namib, il più antico del mondo.

Secondo un rapporto trapelato di recente la troupe avrebbe danneggiato aree sensibili, mettendo in pericolo l’habitat di rettili rari e cactus. Lo scienziato Joh Henschel ha spiegato come l’autorizzazione alle riprese sia stata concessa prima che la Namibia approvasse la più recente legislazione ambientale. Visto che Max è “matto”, le macchine hanno scorrazzato in aree incontaminate del deserto, cancellando, successivamente, le loro tracce.

La potente Warner Bros che sta producendo il film aveva assunto un team scientifico proprio per prevenire problemi di questo genere:

Stanno facendo del loro meglio ma, viste le circostanze, non è possibile riparare il danno fatto, per l’ambiente e la loro reputazione,

ha spiegato Henschel.

Florence Haifene, segretario esecutivo della Namibia Film Commission, è andata al contrattacco:

Non vogliamo che venga restituita un’immagine negativa del nostro paese, specialmente se le circostanze sono false e non verificate.

Altri film erano già stati girati in questa regione che ambisce a diventare Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, ma non con auto da corsa e in luoghi meno dannosi per la sua fauna.

Via I Guardian 

Foto © Getty Images

Davide Mazzocco

Giornalista e saggista, attivo sul web dal 2000 ha collaborato con numerose testate fra cui L'Unità, Narcomafie, La Nuova Ecologia, Slow Food, Terra, Alp, Ciclismo, Sport Week, Extratorino, Suden e Cinecritica. Fra i suoi libri più noti vi sono "Propaganda Pop", "Giornalismo online", "Giornalismo digitale" e "Storia del ciclismo". Ha co-diretto il documentario "Benvenuto Mister Zimmerman".

Published by
Davide Mazzocco

Recent Posts

Gestione affitti a lungo termine: una soluzione eco-friendly

Negli ultimi anni, la sostenibilità è diventata un tema centrale in molti settori, compreso quello…

5 giorni ago

Arredare con personalità: idee per decorare la tua casa con oggetti funzionali

Decorare la propria casa è molto più che riempire spazi vuoti: è un modo per…

3 settimane ago

Attestato di prestazione energetica e il ruolo dei serramenti in alluminio

La necessità di migliorare le prestazioni e l’efficienza energetica delle nostre abitazioni è da tempo…

4 settimane ago

Milano Design Week 2025, l’innovazione sostenibile prende forma con “Essenze Geometriche”

PEFC Italia, partecipa al Fuorisalone di Milano 2025 con Essenze Geometriche, un progetto curato dall’architetto…

4 settimane ago

Energie rinnovabili: come valorizzare immobili e terreni con il fotovoltaico

Nonostante le politiche green siano al centro di discussioni e passibili di potenziali revisioni, l’energia…

1 mese ago

SUV elettrici: la rivoluzione della mobilità sostenibile

La mobilità sostenibile è presente e futuro del settore automobilistico. La crescente consapevolezza riguardo l'impatto…

1 mese ago