A Torino la più grande stazione a gas metano d’Europa per i mezzi pubblici

Alle porte di Torino, in località Gerbido, ha sede la più grande stazione di rifornimento a gas metano d’Europa. Lo stabilimento nella periferia sud ovest del capoluogo piemontese occupa un’area di 100.000 mq: 30.000 mq di superficie coperta, 54.000 di superficie libera e circa 16.000 destinati al deposito di installazioni fisse. Dei 350 mezzi pubblici lì ricoverati ben 189 sono alimentati a metano. Nello stabilimento sono impegnate 840 persone: 700 autisti, 100 operai e oltre 40 addetti.

Inaugurata il 5 dicembre 2005, la stazione di Gerbido rappresenta uno dei centri più avanzati in Europa, per quanto riguarda il controllo del sistema metano applicato agli autobus. L’impianto è in grado di rifornire fino a 8 autobus contemporaneamente. Per un pieno di gas metano occorrono circa 15 minuti e Torino Metano lavora su due turnazioni: di notte sui mezzi di proprietà GTT, di giorno con rifornimento al pubblico e agli enti convenzionati.

L’impegno di GTT per una mobilità meno impattante sulla qualità dell’aria non è una novità. Dal 2010 sono attivi gli autobus Citelis da diciotto metri, con motore diesel ecologicamente avanzato che riducono del 99% le emissioni di particolato e idrocarburi. In città riscuotono da alcuni anni un particolare successo anche i minibus elettrici Elfo che attraversano la città limitatamente alla zona a traffico limitato e permettono ai passeggeri di viaggiare gratuitamente. Dallo scorso autunno sono attivi anche gli Hybus che hanno convertito i motori Euro 0-1-2 a una motorizzazione ibrida seriale. Durante i Giochi Olimpici Invernali del 2006 GTT sperimentò l’utilizzo di un bus a idrogeno.

In una Torino che continua a essere una delle città con il più alto inquinamento da pm10 d’Italia, l’azienda di trasporto pubblico fa la sua parte. Ora tocca ai cittadini capirlo ed evitare che questi mezzi vaghino semivuoti per il capoluogo piemontese.

Via I Torino Metano I GTT

Foto © Getty Images

Davide Mazzocco

Giornalista e saggista, attivo sul web dal 2000 ha collaborato con numerose testate fra cui L'Unità, Narcomafie, La Nuova Ecologia, Slow Food, Terra, Alp, Ciclismo, Sport Week, Extratorino, Suden e Cinecritica. Fra i suoi libri più noti vi sono "Propaganda Pop", "Giornalismo online", "Giornalismo digitale" e "Storia del ciclismo". Ha co-diretto il documentario "Benvenuto Mister Zimmerman".

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