La Legge Rifiuti Zero ruota attorno a 5 parole fondamentali che sono sostenibilità, ambiente, salute, partecipazione e lavoro. L’idea parte è condivisa e supportata tra gli altri anche da Alessio Ciacci assessore all’ambiente del comune di Capannori e premiato quest’anno come personaggio ambiente 2012.
Come mi specifica Massimo Piras in una mail:
L’ideazione della bozza della Legge Rifiuti Zero è del sottoscritto, lanciata a giugno 2012 in assemblea alla Sapienza di Roma con 150 partecipanti e messa in streaming. Del resto tutto cio’ era facilmente desumibile dal sito www.leggerifiutizero.it alla descrizione del percorso della legge.
La raccolta delle firme parte dopo la Pasqua, intorno al 14 – 15 aprile e punta a essere molto intensa in quelle zone che vivono l’emergenza rifiuti o sono in aree in cui vi sono discariche o inceneritori. La raccolta delle firme, 50 mila almeno ma i promotori puntano a raddoppiare la raccolta, è affidata a volontari e cittadini che si impegnano in prima persona per portare la Legge in Parlamento, presumibilmente prima della pausa estiva.
La legge punta su un criterio fondamentale, ossia quella raccolta porta a porta che premia chi produce meno rifiuti: a Capannori già si premiano i cittadini virtuosi, ovvero che producono meno rifiuti, facendoli risparmiare sulle tasse, già da questo gennaio. Il sistema trovato è stato denominato Tariffa puntuale e consiste nel versare al Comune una tassa rifiuti cucita sulla capacità del cittadini di produrre meno indifferenziata possibile e usufruendo del compostaggio domestico per aumentare la quota di rifiuti da riciclare.
Ogni cittadino può essere promotore della raccolta firme e dunque partecipare attivamente contattando il comitato che fornirà tutto il supporto possibile.
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