Categories: Inquinamento

Shell e Basf pagheranno 400 milioni di real per l’inquinamento causato dai pesticidi nello stato di Sao Paulo

 

Il colosso degli idrocarburi Shell e il gruppo chimico tedesco Basf dovranno pagare 400 milioni di real (circa 200 milioni di dollari) per danno collettivo e indennizzazioni per l’esposizione a sostanze tossiche in un’antica fabbrica di pesticidi nello stato di Sao Paulo. Il Ministero del Lavoro del Brasile ha precisato che saranno 1.058 gli impiegati e i lavoratori che beneficeranno di circa 170 milioni di real (circa 85 milioni di dollari) e di controlli medici e odontoiatrici integrali per tutta la vita.

Altre 84 persone si potranno aggiungere all’accordo se decideranno – nei prossimi 60 giorni – di ritirare le azioni legali intentate individualmente alle due società. Con il pagamento di queste provvisionali, Basf e Shell (assidua frequentatrice, suo malgrado, delle nostre cronache come dimostrano i recenti episodi avvenuti in Alaska o in Niger) dovranno sborsare altri 30 milioni di real.

L’esborso delle due multinazionali raddoppia poiché nell’accordo è previsto un esborso di 200 milioni di real che saranno destinati a enti con programmi di prevenzione e cure di vittime di intossicazioni e infermità causate dall’esposizione alle sostanze tossiche.

Per il procuratore generale del lavoro, Luis Camargo, si tratta di un doppio successo: da una parte sono stati garantiti risarcimenti e assistenza medica agli ammalati, dall’altra si è stabilito per via giuridica che simili abusi nei confronti dell’ambiente non possono restare e non resteranno impuniti. La fabbrica di pesticidi ha operato nella località di Paulinia fra il 1977 e il 2002: venduta dalla Shell nel 1995 fu acquistata nel 2000 da Basf che la chiuse due anni dopo. L’inquinamento del suolo e della falde acquifere ha provocato diversi tipi di cancro, specialmente alla prostata o alla tiroide, infermità dell’apparato circolatorio, epatiche e intestinali, più alterazioni nella fertilità e impotenza sessuale.

Via | EFE

Foto © Getty Images

 

 

Davide Mazzocco

Giornalista e saggista, attivo sul web dal 2000 ha collaborato con numerose testate fra cui L'Unità, Narcomafie, La Nuova Ecologia, Slow Food, Terra, Alp, Ciclismo, Sport Week, Extratorino, Suden e Cinecritica. Fra i suoi libri più noti vi sono "Propaganda Pop", "Giornalismo online", "Giornalismo digitale" e "Storia del ciclismo". Ha co-diretto il documentario "Benvenuto Mister Zimmerman".

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