La decisione è probabilmente storica ed è stata presa ieri 7 maggio dal Consiglio regionale delle Marhe all’unanimità che si è espresso con una risoluzione che vieta ogni attività di ricerca e sfruttamento di idrocarburi nel mare Adriatico, in pratica no alle trivellazioni.
Spiega Adriano Cardogna consigliere regionale, tra i primi firmatari:
Quanto approvato oggi rappresenta l’ultimo, in ordine di tempo, di una serie di atti approvati dal Consiglio regionale a tutela del mare Adriatico, dell’economia legata alla pesca e al turismo, alla tutela dell’ambiente marino e costiero della regione.
Con la Risoluzione si stabilisce anche di potenziare il sistema regionale di previsione, prevenzione e risposta alle emergenze derivanti dalle eventuali dispersione in mare di inquinanti e sopratutto di rendere nota la decisione al Governo, Conferenza dei Presidenti delle assemblee legislative italiane, Conferenza delle Regioni italiane e Assemblee legislative delle Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Abruzzo, Molise, Puglia e al Consiglio Adriatico Ionico.
La Risoluzione è dunque la risposta al Decreto Sviluppo approvato dal Governo Monti, nel gennaio del 2012 che di fatto, con la motivazione di aumentare le entrate per lo Stato, ha liberalizzato la ricerca e estrazione di idrocarburi off shore.
Via | Comunicato stampa regione Marche
Foto | Flickr
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