Pioggia su tutto il nord, temperature sotto le medie stagionali e previsioni tutt’altro che rosee in vista del week end. Questa mattina a Lavagno, località del veronese, è stato rinvenuto il corpo di un uomo in un garage seminterrato completamente allagato. Il cadavere è stato recuperato dai sommozzatori e dai vigili del fuoco. L’uomo era stato per disperso nella giornata di ieri e nella notte si erano intensificate le ricerche.
Il governatore del Veneto Luca Zaia chiederà lo stato di emergenza e di calamità anche perché nelle scorse ore si sono verificati molti allagamenti e sono state condotte numerose evacuazioni a causa delle forti perturbazioni:
Una situazione come questa non siamo in grado di reggerla. (I danni, ndr) saranno parecchie centinaia di milioni di euro: è stato colpito il cuore nevralgico del Veneto.
A Vicenza il livello del Bacchiglione è sceso nelle ultime ore dopo aver toccato 5,80 metri all’idrometro del Ponte degli Angeli e aver fatto temere un’esondazione che avrebbe messo in seria difficoltà la cittadina veneta. Anche i fiumi Brenta e Piave sono su livelli molto alti. Tra Montebello e Zermeghedo una decina di fabbriche sono state allagate, nel vicentino 7-8 frane mettono in pericolo alcune frazioni.
Anche in Friuli Venezia Giulia si registrano numerose criticità: la strada 251 della Valcellina è stata chiusa a causa del torrente Varma. Sul Piancavallo in 24 ore sono caduti 247 mm di pioggia.
Ieri, la Longarone-Treviso, dodicesima tappa del Giro d’Italia, si è corsa integralmente sotto la pioggia, tanto che in una curva quattro dei cinque fuggitivi in fuga sono scivolati a causa dell’asfalto. Proprio riguardo alla Corsa rosa, il maltempo rischia di compromettere l’andamento delle due tappe alpine: se per la tappa di domani con arrivo allo Jafferau è previsto nevischio e temperature massime di 3-4 gradi e un piano B che prevede l’arrivo a Bardonecchia, ai piedi della salita, per quella di domenica è quasi certa una riduzione del percorso visto che ai 2642 metri del Col du Galibier la neve è attualmente spessa qualche metro. La tappa con sconfinamento potrebbe fermarsi a Valloire dopo lo scollinamento del Col du Télégraphe.
A Torino occhi puntati sul Po che ha allagato i murazzi del Po, anche se “attualmente” è in atto una tregua. Ma disagi si stanno verificando anche nel Chierese e nel Canavese.
In Val d’Aosta la neve è caduta fin dai 1900 metri di quota. A La Spezia le precipitazioni hanno allagato alcuni sottopassaggi, mentre nel milanese è stato d’allerta sui bacini fluviali del Seveso e delle Groane.
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