Il Commissario all’Ambiente dell’Unione Europea Janez Potocnik ha lanciato oggi l’idea, proposta in origine da quattro paesi dell’Ue, tra cui l’Italia e molte ong, imprese ed associazioni di consumatori, di istituire un “Passaporto dei prodotti” al fine di massimizzare l’uso delle risorse europee e del riciclo.
In una riunione tenutasi a Bruxelles il Commissario Potocnik ha dunque rilanciato l’iniziativa, che ha il dichiarato scopo di creare una sorta di economia circolare delle risorse interne all’Unione Europea, possibile tuttavia solo con un know-how completo sulla composizione del prodotto e su come può essere smantellato e riciclato.
Secondo stime recenti, l’Ue potrebbe ridurre realisticamente fra il 17% e il 24% la richiesta di materiali per la sua economia, aumentando il Pil e creando fra 1,4 e 2,8 milioni di posti di lavoro.
ha spiegato Potocnik, aggiungendo che solo se cambiamo veramente il modo in cui produciamo e consumiamo, l’industria europea può rimanere competitiva.
All’interno di questo progetto saranno previste norme anche riguardanti l’uso di agenti chimici e prodotti nocivi sulle risorse agricole e ci si concentrerà sull’eliminazione progressiva dei sussidi “nocivi per l’ambiente”, come quelli ai carburanti fossili e sull’uso dell’acqua in agricoltura, nell’industria e nell’energia.
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