Rifiuti in Campania: 2 inceneritori a Napoli e Salerno, il nuovo piano del ministro Orlando?

Chissà perché le volontà dei politici non coincidono mai verso l’interesse o bene comune. Il caso della gestione dei rifiuti in Campania è forse un caso emblematico anche se molti esempi ci arrivano dal Lazio con la gestione in proroga infinita della discarica di Malagrotta o dalla Calabria o anche dalla Sicilia.

Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris dopo il deferimento dell’Italia da parte della Corte europea per la gestione dell’emergenza rifiuti in Campania, fa sulla sua pagina Fb questa considerazione:

E’ paradossale che la multa europea per la gestione dei rifiuti possa arrivare proprio ora che siamo considerati virtuosi, perché abbiamo evitato, per ben due anni, il verificarsi di emergenze, investendo sulla differenziata e il porta a porta, creando isole ecologiche ed un sito di trasferenza, inviando i rifiuti via nave nei paesi del Nord, con conseguente vantaggio anche economico. Ci auguriamo che ci sia attenzione da parte di Bruxelles, soprattutto perché esiste una positiva interlocuzione con il ministero dell’Ambiente e con la Regione, visto che tutte le istituzioni stanno lavorando per evitare la multa che riguarda condizioni del passato. Noi siamo convinti che la sfida dei rifiuti possa essere vinta, percorrendo una strada alternativa. Finché sarò sindaco di Napoli non si faranno discariche e inceneritori in città. Napoli accetta infatti la prova dell’impiantistica alternativa, fondata sulla creazione degli impianti di compostaggio, e non farà passi indietro sulla differenziata e il porta a porta, avendo il Comune anche aderito al protocollo zero waste e avendo sposato quella linea ambientale della riduzione e dei riciclo dei rifiuti.

Insomma parole piuttosto in linea con quanto ha detto il ministro Orlando:

Io sono stato accusato di volere gli inceneritori. Non è vero. Io voglio che la Campania faccia ciò che ha scritto nel proprio piano. Se si può ridurre l’ipotesi dei termovalorizzatori io non sono contrario ma non si può dire all’Europa una cosa e poi trovarsi in una situazione in cui se ne fa un’altra, perché questa è la causa delle sanzioni di decine di milioni di euro che potrebbero essere spesi per la differenziata, il trattamento dei rifiuti, l’impiantistica invece di essere buttati in mare per un’inadempienza degli enti competenti.

Insomma, il punto è cosa saprà fare la politica in Campania considerando che il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca di inceneritore non ne vuol sentir parlare tant’è che sulla sua pagina Fb scrive:

Salerno non ha bisogno di un termovalorizzatore perché è all’avanguardia in Italia nella raccolta differenziata e nella gestione del ciclo dei rifiuti. Quando ci chiamano da Roma è, fondamentalmente, per avere un aiuto sul piano regionale e nazionale, perché da nessuna parte si riesce a realizzare niente. Quando da Roma si accorgono che l’unico impianto di compostaggio è stato realizzato a Salerno, è chiaro che tendono a venire a chiederci una mano per non avere 200 milioni di penalità.

Ma Stefano Caldoro Governatore della Campania in merito ha idee molto chiare e precise che ha presentato a Il Mattino dichiarando che:

Consiglio che rivolgo a tutti è di fare la scelta più giusta senza posizioni ideologiche. Il problema va risolto come si fa in tutto il mondo e, come ci dice l’Europa, il ciclo dei rifiuti è uguale ovunque. Ora ragioniamo sul tipo di impianto che vogliamo fare e dove è più giusto farlo. Per esempio, se la provincia di Napoli ha già un termovalorizzatore ad Acerra, l’altro potrebbe essere fatto in un’altra provincia, che può essere quella di Salerno ma anche un’altra ancora.

Quindi ancora una volta sul tavolo della politica soluzioni antiquate, vecchie e neanche in linea con quanto richiesto oggi in Europa: ma Caldoro lo sa?

Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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