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Robot per migliorare le prestazioni del fotovoltaico

SunBots, ovvero robots al servizio dell’energia solare; questa semplice idea potrebbe migliorare drasticamente il rendimento dei grandi impianti fotovoltaici.

Poichè la posizione e l’altezza del sole variano durante la giornata, un pannello fisso riesce a ottenere la massima efficienza solo in corrispondenza del mezzogiorno (1). I sistemi a inseguimento hanno piccoli motori elettrici che variano l’inclinazione del pannello lungo uno o due assi per seguire il moto apparente del sole: l’aumento del rendimento arriva al 35-40%, ma crescono in parallelo i costi di installazione e manutenzione.

La soluzione trovata dall’azienda californiana QBotix è semplice: poichè il sole si muove lentamente lungo la volta celeste, non è necessario motorizzare ogni pannello, ma è sufficiente avere un solo robot che si muove lungo una rotaia e che aggiusti l’orientamento di tutto il parco fotovoltaico.

Muovendosi ad una velocità media di circa 1,6 km/h, un piccolo robot come quello illustrato nella figura può orientare un parco di 337 kWp (225 unità da 1,5 kWp) nell’arco di 45 minuti, aumentando la produzione di energia del 15% rispetto ai sistemi ad un solo asse e del 40% rispetto ai pannelli fissi.

Il robot consuma 475 kWh all’anno, equivalenti a meno di un’ora e mezza di energia prodotta dal parco quando lavora a piena potenza.

Altri sistemi robotici vengono invece utilizzati per le operazioni di montarggio e pulizia dei pannelli solari e sonoparticolarmente utili nelle remote zone desertiche dove la polvere trasportata dal vento può ridurre la produzione energetica anche del 40%.

(1) La potenza incidente sul pannello è pari a IS sinß, dove I è l’irraggiamento in W/m², S l’area del pannello e ß è l’angolo tra il sole e la normale al pannello. Il massimo occorre naturalmente quando ß è uguale a 0, cioè il pannello è perpendicolare alla direzione della luce.

EcoAlfabeta

Marco Pagani, Fisico e docente di Matematica e Fisica, attualmente svolge un Dottorato di Ricerca in Scienze Agrarie, Ambientali e Alimentari presso l'Università di Bologna. Si interessa di problematiche ambientali da lungo tempo dopo aver letto molti anni fa "Il cerchio da chiudere" di Barry Commoner, "Il punto di svolta" di Fritjof Capra e "La convivialità" di Ivan Illich. Su questi problemi ha organizzato diversi corsi e seminari coinvolgendo docenti universitari e rappresentanti della società civile. E' autore di pubblicazioni su temi scientifici e ambientali; in collaborazione con Ugo Bardi si è occupato del picco dei minerali, argomento che ha trattato anche nel libro "La vita dopo il petrolio" curato da Pietro Raitano e Gianluca Ruggero. Ha tenuto diversi corsi e seminari sui costi energetici dell'agricoltura, sull'impronta agricola-alimentare e sulla misura del consumo di territorio. E' socio ASPO e WWF, ha dato vita a un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale), simpatizza e sostiene attivamente la Rete per la decrescita e il movimento Stop al consumo di territorio. Prim di confluire in Ecoblog, dal 2006al 2012 ha curato il blog ambientale EcoAlfabeta, di cui ora conserva il nickname. Dal giugno 2011 è Consigliere Comunale a Novara. Ama le scienze, la lettura, la scrittura, i viaggi, la montagna, la bicicletta, la musica, la cucina, la compagnia degli amici e della sua famiglia, la pace e l'intelligenza creativa.

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