I berlinesi vogliono comprarsi la loro rete elettrica

Due anni fa due giovani tedesche hanno una un’idea straordinaria, assai meno folle di quanto potrebbe sembrare a prima vista: una sottoscrizione popolare per comprare la rete elettrica della città di Berlino, che verrà messa a gara nel 2015. Arwen Colell e Luise Neumann-Cosel hanno così fondato la Bürger Energie Berlin (energia dei  cittadini di Berlino), di cui vedete qui sopra la grafica della home page.

La rete è gestita attualmente dall’azienda svedese Vattenfall, che nonostante il nome (1) non ha alcun interesse a sviluppare le energie rinnovabili. Attualmente la rete di Berlino è alimentata al 90% dal carbone e questo secondo Colell  è del tutto inaccettabile se la Germania vuole raggiungere il suo traguardo di ridurre le emissioni di CO2.

Bürger Energie Berlin in meno di due anni ha raccolto oltre mille sottoscrittori con un capitale di 5 milioni di €. Se la strada è ancora molto lunga (il valore della rete è stimato in almeno 800 milioni), l’idea che i cittadini possano prendere il controllo della rete elettrica è di straordinaria importanza perchè permetterebbe id gestire in modo democratico la transizione energetica verso le rinnovabili.

Lasciare questa transizione in mano alla corporations è piuttosto problematico: per il CEO della Vattenfall, l’energia solare è “un mostro portato a terra“. Le grandi aziende dell’energia, E.ON, RWE, Vattenfall e EnBW che fino a qualche hanno fa spadroneggiavano in Germania ora “lottano per la sopravvivenza“. Lo sviluppo di energia eolica e solare (quest’ultima per il 40% nelle mani dei piccoli produttori) ha fatto scendere i prezzi dell’energia ed ha ridotto drasticamente la domanda di energia dalle centrali a gas e carbone possedute dai big.

Non è solo una transizione, ma una vera e propria lotta di classe energetica e dipende anche da noi definire chi sarà il vincitore.

Bürger Energie Berlin è anche su Facebook.

(1) Vattenfall in svedese significa “cascata”

EcoAlfabeta

Marco Pagani, Fisico e docente di Matematica e Fisica, attualmente svolge un Dottorato di Ricerca in Scienze Agrarie, Ambientali e Alimentari presso l'Università di Bologna. Si interessa di problematiche ambientali da lungo tempo dopo aver letto molti anni fa "Il cerchio da chiudere" di Barry Commoner, "Il punto di svolta" di Fritjof Capra e "La convivialità" di Ivan Illich. Su questi problemi ha organizzato diversi corsi e seminari coinvolgendo docenti universitari e rappresentanti della società civile. E' autore di pubblicazioni su temi scientifici e ambientali; in collaborazione con Ugo Bardi si è occupato del picco dei minerali, argomento che ha trattato anche nel libro "La vita dopo il petrolio" curato da Pietro Raitano e Gianluca Ruggero. Ha tenuto diversi corsi e seminari sui costi energetici dell'agricoltura, sull'impronta agricola-alimentare e sulla misura del consumo di territorio. E' socio ASPO e WWF, ha dato vita a un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale), simpatizza e sostiene attivamente la Rete per la decrescita e il movimento Stop al consumo di territorio. Prim di confluire in Ecoblog, dal 2006al 2012 ha curato il blog ambientale EcoAlfabeta, di cui ora conserva il nickname. Dal giugno 2011 è Consigliere Comunale a Novara. Ama le scienze, la lettura, la scrittura, i viaggi, la montagna, la bicicletta, la musica, la cucina, la compagnia degli amici e della sua famiglia, la pace e l'intelligenza creativa.

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