Risorse genetiche, l’Europa fa un passo avanti verso la ratifica del Protocollo di Nagoya

Il protocollo di Nagoya è un accordo che disciplina la tutela della biodiversità, impostando limiti sulla quantità di una risorsa genetica, sia essa vegetale o animale, che le aziende possono sfruttare per i loro prodotti. Le regole del Protocollo stabiliscono anche che le proprietà delle risorse genetiche appartengono anche alle comunità indigene in cui si trovano le risorse genetiche.

Il tentativo di diluire queste regole è stato manifestato anche nell’ultima votazione ma il rischio è stato allontanato come a riferito a Euractiv perché come ha rilevato un parlamentare:

Il 90 % delle risorse genetiche sono nell’emisfero meridionale e il 90 % dei brevetti sono nell’emisfero settentrionale

Il punto è che la regolamentazione è necessaria per i tanti casi di biopirateria, ad esempio con Enola un fagiolo giallo del messico o una varietà di geranio del SudAfrica , il Pelargonium sidoides, già sfruttati da tempo per le loro proprietà antimicrobiche e espettoranti.

Piante : come il ” Enola ” , un fagiolo giallo originaria del Messico , e sidoides Pelargonium , una varietà di geranio sudafricano noto per le proprietà antimicrobiche e qualità espettoranti, sono stati i soggetti di casi di biopirateria di lunga durata.

Un certo numero di aziende ha già iniziato di propria iniziativa a compensare le comunità indigene per lo sfruttamento delle risorse genetiche ma attualmente in Europa solo 16 Paesi hanno ratificato il protocollo (l’Italia ha aderito nel 2011).Il termine per la ratifica del protocollo di Nagoya è luglio 2014 e ne occorrono 50 per renderlo valido. Al momento sono state attivate 20 ratifiche.

Via | Euractiv

Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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