Botswana, il folle programma di fracking nelle aree protette del Kalahari

La Repubblica del Botswana è un grande paese poco popolato nella regione arida del Kalahari in Africa Australe. Noto per le savane, i leoni e gi elefanti, potrebbe a breve acquisire una fama ben più triste a causa del fracking.

I poligoni colorati nella mappa in alto mostrano le concessioni alle aziende petrolifere approvate dal governo. Una buona parte di esse si trova all’intenro della Central Kalahari Game Reserve, che con 58000 km² è il secondo parco naturale del pianeta.

E’ noto che il fracking consuma e inquina enormi quantità di acqua ed è un crimine contro l’ecosistema andare a rubare quest’acqua in una regione arida, dove vivono gli ultimi leoni ed elefanti del pianeta. I giacimenti sfruttati con il fracking si esauriscono in fretta, per cui è necessario continuare a trivellare come disperati per mantenere i lvelli di produzione.

Il documentario The high cost of cheap gas, di cui qui sotto è possibile vedere un trailer, denuncia questa terribile speculazione ai danni dell’ambiente africano.

Il Botswana è il paese meno corrotto dell’Africa; con un indice di 5,8 è al 33° posto nel mondo (tanto per capirci, l’Italia è molto più giù nella classifica, al 67°). Tuttavia, anche gli onesti possono subire il miraggio della ricchezza. Dobbiamo biasimare il governo di un paese con 7000 $ di reddito pro capite e un’ altissima prevalenza di AIDS oppure l’ avidità senza scrupoli di Wall Street?

EcoAlfabeta

Marco Pagani, Fisico e docente di Matematica e Fisica, attualmente svolge un Dottorato di Ricerca in Scienze Agrarie, Ambientali e Alimentari presso l'Università di Bologna. Si interessa di problematiche ambientali da lungo tempo dopo aver letto molti anni fa "Il cerchio da chiudere" di Barry Commoner, "Il punto di svolta" di Fritjof Capra e "La convivialità" di Ivan Illich. Su questi problemi ha organizzato diversi corsi e seminari coinvolgendo docenti universitari e rappresentanti della società civile. E' autore di pubblicazioni su temi scientifici e ambientali; in collaborazione con Ugo Bardi si è occupato del picco dei minerali, argomento che ha trattato anche nel libro "La vita dopo il petrolio" curato da Pietro Raitano e Gianluca Ruggero. Ha tenuto diversi corsi e seminari sui costi energetici dell'agricoltura, sull'impronta agricola-alimentare e sulla misura del consumo di territorio. E' socio ASPO e WWF, ha dato vita a un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale), simpatizza e sostiene attivamente la Rete per la decrescita e il movimento Stop al consumo di territorio. Prim di confluire in Ecoblog, dal 2006al 2012 ha curato il blog ambientale EcoAlfabeta, di cui ora conserva il nickname. Dal giugno 2011 è Consigliere Comunale a Novara. Ama le scienze, la lettura, la scrittura, i viaggi, la montagna, la bicicletta, la musica, la cucina, la compagnia degli amici e della sua famiglia, la pace e l'intelligenza creativa.

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