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Terra dei fuochi: alla Reggia di Carditello, il ranch dei Borbone, 3 milioni di euro e una Fondazione

Un po’come è già accaduto per Budelli torna allo Stato un’altra grande opera questa volta non della Natura ma dell’uomo: la Reggia di Carditello che altro non era che l’azienda agricola dei Borbone, che a qualche chilometro soggiornavano per la pausa estiva nella vicina Reggia di Caserta.

Oggi nella Reggia di Carditello, ex tenuta agricola di 2100 ettari, si è tenuta una grande festa alla presenza del ministro Massimo Bray, ossia di colui che si è battuto per recuperare dall’asta fallimentare questo gioiello della lungimiranza imprenditoriale agricola del Meridione: infatti Carditello racchiude una parte importante della storia agricola del mezzogiorno che non è solo Terra dei fuochi. Il ministro Bray ha già assicurato 3 milioni di euro per i primi immediati restauri che saranno gestiti attraverso una Fondazione.

La Reale Tenuta di Carditello, così in realtà era chiamata, è opera dell’architetto Francesco Collecini che fu allievo di Luigi Vanvitelli e con lui collaborò per molti progetti. E’ collocata nel comune di San Tammaro e dunque vicina alla Reggia di Caserta e è stata costruita secondo lo stile neoclassico e voluta da Carlo di Borbone (1716-1788) per l’allevamento dei cavalli e oggi sarebbe stato definito un ranch ma anche un laboratorio per lo sviluppo della filiera agroalimentare. Si pensi che proprio a Carditello fu sperimentato il primo ascensore della Storia d’Italia, la tavola volante, ossia un piccolo montacarichi alimentato dal vapore che dalle cucine portava il pranzo nelle sale destinate al soggiorno dei reali. Ferdinando IV di Borbone da imprenditore qual’era pensò di trasformarla in una azienda agricola destinata alla coltivazione del grano e all’allevamento di pregiare razze di bovini e cavalli. La fattoria di Carditello era gestita come un ranch dai Borbone in maniera proficua: si producevano e vendevano prodotti lattiero caseari, vino e olio.

Dopo la caduta dei Borbone la tenuta passò ai Savoia fino al 1919 quando fu donata all’Opera Nazionale Combattenti che ne vendette i terreni. Il sito fu poi razziato come d’altronde la Reggia di Caserta dalle truppe tedesche durante la seconda guerra mondiale. La lottizzazione dell’ONC esclusi fabbricati e i 15 ettari circostanti che in parte sono stati restaurati attraverso il Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno.

Foto | Massimo Bray su Facebook

Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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