Merano e dintorni: mobilità dolce a Plan, perla alpina immersa nella neve

Quest’inverno, a Plan, sono caduti sette metri di neve. Una nevicata di proporzioni gigantesche, proprio come la slitta (funzionante) lunga 15 metri, larga 3,2 e alta 2 che accoglie i turisti all’ingresso del paese. Da sei anni, questa suggestiva località dell’alta Val Passiria ha scelto la mobilità dolce come soluzione per fare del proprio territorio, un’enclave a traffico limitato, una vera e propria “isola” nella quale spostarsi a emissioni zero.

Mobilità dolce a Plan

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In questo piccolo paese di appena 250 abitanti ci sono ben 20 strutture ricettive, statistica che la dice lunga sull’animo spiccatamente turistico di questa località. Ma, come ci spiega nel nostro video Maria Gufler, sei anni fa Plan ha scelto di differenziarsi dalle altre stazioni sciistiche e ha optato per una zona traffico limitato. Raggiungibile in 50 minuti di auto da Merano, Plan si trova a 1624 metri di quota, ai piedi della vetta dell’Altissima (3480 metri) e nel cuore del Parco Naturale del Gruppo di Tessa e delle Alpi Venostane (Ötztal).

Un ampio parcheggio all’imbocco del paese accoglie i turisti. Da lì, al netto delle proprie gambe, i mezzi per spostarsi sono parecchi. Innanzitutto un trenino su gomma e il citybus che fanno la spola fra il parcheggio e tre dei quattro impianti sciistici di Plan. Poi l’innovativo impianto combinato Grünboden-Express, nel quale le seggiole a sei posti e le cabine a otto posti sono alternate permettendo. È questa il principale dei quattro impianti di risalita, fra cui segnaliamo anche la seggiovia Karjoch che conduce sino a 2502 metri di altezza con la possibilità di sciare su 4 km di piste ben preparate e soleggiate.

Ma le possibilità di fare sport non si limitano al solo sci alpino: una pista di pattinaggio naturale a Plan e tre circuiti per lo sci di fondo a Lazins (5,5, 7 e 12 km) consentono agli sportivi amanti della natura di vivere esperienze davvero indimenticabili. Per chi ama camminare e non padroneggia la tecnica sciistica, le ciaspole sono la soluzione per esplorare questo magnifico territorio, mentre per i più piccoli il divertimento è assicurato dai numerosi pendii in cui far scivolare gli slittini. Non mancano, naturalmente, le opportunità di svago per chi pratica lo scialpinismo. Ai 1796 metri del maso Lazins le fatiche degli sportivi vengono premiate dalla robusta cucina locale: canederli allo speck, ai formaggi e agli spinaci, patate con formaggi assortiti, strudel e dolci fatti in casa.

Il mezzo di trasporto più suggestivo di tutti, quello che davvero riporta indietro all’epoca pre-motoristica è la slitta trainata dai cavalli che fa la spola fra Plan e il maso Lazins.
Dal 2010 Plan è stata inserita nel circuito delle Alpine Pearls, ovverosia delle località dell’arco alpino più attive sotto il profilo della mobilità dolce e della sostenibilità ambientale. Fra le migliaia di località montane dell’arco alpino italiano solamente quindici sono entrate a far parte di questo esclusivo club: Plan è un esempio della possibilità di conciliare turismo e sostenibilità, ricettività e basso impatto ambientale.

Foto e video © Davide Mazzocco

Davide Mazzocco

Giornalista e saggista, attivo sul web dal 2000 ha collaborato con numerose testate fra cui L'Unità, Narcomafie, La Nuova Ecologia, Slow Food, Terra, Alp, Ciclismo, Sport Week, Extratorino, Suden e Cinecritica. Fra i suoi libri più noti vi sono "Propaganda Pop", "Giornalismo online", "Giornalismo digitale" e "Storia del ciclismo". Ha co-diretto il documentario "Benvenuto Mister Zimmerman".

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