L’erbicida Roundup della Monsanto è responsabile di una grave patologia renale tra gli agricoltori

Secondo uno studio appena pubblicato dell’università dello Sri Lanka, il glifosato, principio attivo dell’ erbicida Roundup della Monsanto è responsabile di una grave patologia renale che sta colpendo gli agricoltori singalesi dell’isola.

La malattia, nota come CKDu (Chronic Kidney Disease of Unknown Etiology), ha colpito 400mila contadini, il 15% della popolazione della provincia srilankese del centro nord, causando circa 20 mila morti.

La CKDu è una grave nefropatia che colpisce persone che non presentano i tipici fattori di rischio per le malattie, come il diabete mellito o l’ipertensione.

Gli studiosi hanno invece trovato una correlazione significativa con tre fattori. Il primo è l’uso del glifosato, venduto da Monsanto con il nome commerciale di Roundup, le cui vendite in Sri Lanka sono cresciute del 150% da 800 a 1800 tonnellate in soli cinque anni dal 2000 al 2005. E’ una quantità enorme, pari a circa 1,6 kg per ogni ettaro di terra arabile, visto che in media in Asia si usa meno di mezzo kg per ettaro di pesticidi di ogni tipo. Nelle Americhe l’uso del Roundup è stato associato alla soia OGM; questo non ha fatto aumentare le rese, mentre ha fatto decollare il consumo di erbicida.

Gli altri fattori di rischio sono il consumo di acqua dura, cioè calcarea, con concentrazioni superiori a 400 mg/L e l’esposizione a metalii nefrotossici come il Cadmio e l’Arsenico.

La combinazione di questi fattori può sembrare improbabile, ma invce è esattamente ciò che è accaduto ai 400000 agricoltori singalesi e ciò che sta avvenendo in alte parti del mondo, visto che la patologia è la seconda causa di morte tra i maschi adulti in El Salvador e colpisce duramente anche in Nicaragua.

EcoAlfabeta

Marco Pagani, Fisico e docente di Matematica e Fisica, attualmente svolge un Dottorato di Ricerca in Scienze Agrarie, Ambientali e Alimentari presso l'Università di Bologna. Si interessa di problematiche ambientali da lungo tempo dopo aver letto molti anni fa "Il cerchio da chiudere" di Barry Commoner, "Il punto di svolta" di Fritjof Capra e "La convivialità" di Ivan Illich. Su questi problemi ha organizzato diversi corsi e seminari coinvolgendo docenti universitari e rappresentanti della società civile. E' autore di pubblicazioni su temi scientifici e ambientali; in collaborazione con Ugo Bardi si è occupato del picco dei minerali, argomento che ha trattato anche nel libro "La vita dopo il petrolio" curato da Pietro Raitano e Gianluca Ruggero. Ha tenuto diversi corsi e seminari sui costi energetici dell'agricoltura, sull'impronta agricola-alimentare e sulla misura del consumo di territorio. E' socio ASPO e WWF, ha dato vita a un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale), simpatizza e sostiene attivamente la Rete per la decrescita e il movimento Stop al consumo di territorio. Prim di confluire in Ecoblog, dal 2006al 2012 ha curato il blog ambientale EcoAlfabeta, di cui ora conserva il nickname. Dal giugno 2011 è Consigliere Comunale a Novara. Ama le scienze, la lettura, la scrittura, i viaggi, la montagna, la bicicletta, la musica, la cucina, la compagnia degli amici e della sua famiglia, la pace e l'intelligenza creativa.

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