
Pigeons overfly Bolivar Square during a demonstration to ask for 24 hours without any violent death in Bogota on October 1, 2011. In 2010 Colombia had a homicide rate of 38.36 per 100,000 inhabitants, placing this country as one of the most violent in Latin America, behind Venezuela (48 per 100,000) but ahead of Mexico (22 per 100,000 ). AFP PHOTO/Eitan Abramovich (Photo credit should read EITAN ABRAMOVICH/AFP/Getty Images)
Ottanta milioni di uccelli, ogni anno, perdono la vita schiantandosi sui parabrezza di automobili, camion e bus nelle strade degli Stati Uniti. Una mattanza numericamente impressionante considerando il fatto che i volatili dispongono di uno straordinario senso dell’orientamento e della possibilità di mettersi in salvo abbastanza facilmente da veicoli di terra che ne possano mettere in pericolo la vita.
Travis DeVault, un ricercatore del National Wildlife Research Center si è chiesto come mai così tanti animali morissero in questo tipo di eventi e ha deciso di mettere in piedi un team di lavoro per capire quali fossero le principali cause di tutti questi “avicidi”.
I ricercatori si sono addentrati in una strada chiusa al traffico con un pick up e hanno analizzato le reazioni dei volatili della zona (gli avvoltoi tacchini) all’approssimarsi di una macchina in viaggio a tre diverse velocità (30, 60 e 90 km/h). Con una velocità ridotta gli uccelli riuscivano a prevedere l’impatto e a cambiare rotta, mentre con l’autoveicolo lanciato a 90 km/h gli uccelli entravano in una condizione di disorientamento.
I ricercatori hanno constatato come, allertati dall’imminente impatto, gli uccelli fuggissero in maniera disordinata, come se le funzioni di percezione del pericolo fossero in tilt.
Nell’esperimento – in cui non è stato colpito alcun volatile – è stato provato come i rischi per gli uccelli siano proporzionali alla velocità. Nelle zone ad alta frequentazione aviaria una delle soluzioni potrebbe essere quella di porre un limite di velocità inferiore.
Via | Bbc
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