Il doodle Google di oggi, 22 aprile 2014 è dedicato alla biodiversità che abita il nostro pianeta: google ci presenta attraverso il suo motore di ricerca molte specie note a studiosi e appassionati ma certamente sconosciute al grande pubblico. Google ha scelto il colibrì rosso, il pesce palla, lo scarabeo, il camaleonte velato, la medusa quadrifoglio e il macaco giapponese per rappresentare la biodiversità presente sul nostro Pianeta e sui diversi continenti.
E’ proprio la biodiversità, infatti, il segreto della vita sulla Terra: infatti grazie alle tantissime specie di animali e vegetali che interagiscono tra di loro con gli altri elementi presenti, vivi o inerti che si è creata la meravigliosa rete della vita. La biodiversità inoltre assicura proprio la sopravvivenza alle specie. Ecco che il messaggio del motore di ricerca più consultato sul Pianeta diventa oggi particolarmente importante perché non solo presenta specie poco note ma perché invita attraverso le chiavi di ricerca pre impostate a conoscerli.
La Giornata della Terra giunge oggi alla sua 44esima edizione e il compleanno è importante poiché ci permetter di tirare un bilancio da quel primo evento nato per volere Gaylord Nelson poi eletto senatore del Wisconsin che si ispirandosi ai movimenti spontanei ambientalisti nati nelle università americane sorti a seguito dell’incidente ambientale della Baia di Santa Barbara pensarono a una giornata mondiale contro l’inquinamento.
La biodiversità a 44 anni da quel primo giorno resta inesorabilmente in pericolo e alla biodiversità si lega la sopravvivenza e la vita: resta fondamentale conoscere le diverse specie che abitano questo Pianeta, ma resta fondamentale anche proteggerle non inquinando e non sfruttando le risorse limitate che abbiamo.
E’ l’unico colibrì nativo del Nord America. Abitano nei boschi di conifere ma anche nelle zone umide di Washington. Non cantano ma emettono dei suoni di avvertimento in risposta alle minacce percepite. Le loro ali producono un suono simile alle cicale e migrano in inverno verso il caldo del texas e del Messico. In primavera risalgono verso la costa del Pacifico giungendo fino al centro-sud dell’Alaska. A causa della loro migrazione costiera, arrivano sulla costa di Washington prima di essere approdare nell’entroterra. Sono considerati una specie a rischio.
Via | birdweb
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