Apple apre la strada alle energie rinnovabili

Apple è un marchio che suscita forti passioni: lo si adora o lo si detesta. L’impegno di Apple per la sostenibilità è in ogni caso fuori discussione, visto che i suoi prodotti e data center sono stati promossi a pieni voti da Greenpeace.

Ora però l’azienda americana è andata oltre: quello che viene definito il nuovo manifesto verde, ben illustrato nel video di Tim Cook qui sopra, rappresenta in qualche modo un punto di svolta nell’impegno per le energie rinnovabili.

Non si tratta delle solite generiche chiacchiere che si leggono sui siti aziendali, ma di un approccio chiaro ed onesto.

“Crediamo che i cambiamenti climatici siano reali e siano il vero problema”; questa affermazione è netta e consegna al medioevo tutte le multinazionali che propagano menzogne per negarlo. Per ridurre le emissioni di CO2, Apple alimenta i suoi centri dati al 100% con energie rinnovabili, riduce i consumi dei suoi dispositivi (vedi l’eloquente immagine in basso) ed elimina piombo, mercurio, arsenico e PVC dai suoi prodotti.

Secondo Greenpeace con questa mossa di Apple le energie rinnovabili sono ufficialmente sdoganate e diventano mainstream: le aziende che continuano a restare ancorate al paradigma fossile non solo continueranno a devastare l’ambiente, ma vedranno via via declinare il fatturato dei loro marchi.

EcoAlfabeta

Marco Pagani, Fisico e docente di Matematica e Fisica, attualmente svolge un Dottorato di Ricerca in Scienze Agrarie, Ambientali e Alimentari presso l'Università di Bologna. Si interessa di problematiche ambientali da lungo tempo dopo aver letto molti anni fa "Il cerchio da chiudere" di Barry Commoner, "Il punto di svolta" di Fritjof Capra e "La convivialità" di Ivan Illich. Su questi problemi ha organizzato diversi corsi e seminari coinvolgendo docenti universitari e rappresentanti della società civile. E' autore di pubblicazioni su temi scientifici e ambientali; in collaborazione con Ugo Bardi si è occupato del picco dei minerali, argomento che ha trattato anche nel libro "La vita dopo il petrolio" curato da Pietro Raitano e Gianluca Ruggero. Ha tenuto diversi corsi e seminari sui costi energetici dell'agricoltura, sull'impronta agricola-alimentare e sulla misura del consumo di territorio. E' socio ASPO e WWF, ha dato vita a un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale), simpatizza e sostiene attivamente la Rete per la decrescita e il movimento Stop al consumo di territorio. Prim di confluire in Ecoblog, dal 2006al 2012 ha curato il blog ambientale EcoAlfabeta, di cui ora conserva il nickname. Dal giugno 2011 è Consigliere Comunale a Novara. Ama le scienze, la lettura, la scrittura, i viaggi, la montagna, la bicicletta, la musica, la cucina, la compagnia degli amici e della sua famiglia, la pace e l'intelligenza creativa.

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