Elezioni Europee 2014: l’impegno della lista Tsipras per l’ambiente

La lista L’altra Europa con Tsipras è nota (1) soprattutto per la sua netta posizione contro la politica di austerità perseguita finora dall’UE e per le proposte per la tassazione delle rendite finanziarie e per la piena occupazione.

Quali sono le politiche ambientali? Si tratta di attuare una vera e propria conversione ecologica dell’economia nei settori fondamentali, un vero e proprio new deal ambientale che non si può ridurre ad un insieme di misure di carattere tecnico per addetti ai lavori.

Il primo settore preso in considerazione è significativamente l’agricoltura, che assorbe una buona parte dle bilancio UE. Si chiede di difendere le aree agricole dalla cementificazione (2), di non speculare sulle bioenergie,, di ripopolare le aree rurali, di riqualificare il territorio anche sotto l’aspetto idrogeologico e di contenere l’allevamento intensivo.

L’Altra Europa chiede una politica più decisa sulla riduzione delle emissioni di CO2, andando molto oltre i traguardi posti dall’Unione: si propone una riduzione del 60% delle emissioni entro il 2025, a fronte dell’attuale target più limitato (e peraltro non ancora ufficiale) di un meno 40% al 2030.

Come attuarlo? Attraverso un aumento delle energie rinnovabili del 45% (3) ed una riduzione dei consumi energetici del 40% (4).

Decisa e netta è l’ opposizione al ritorno del nucleare o alla diffusione del fracking.

Ugualmente importante è l’attenzione ad una politica per i beni ambientali comuni, in primo luogo  l’acqua.

(1) “Nota” forse è una parola grossa per una lista che non ha mai ottenuto l’attenzione dei media finché non ha deciso di usare altre tattiche.

(2) Su questo tema la lista Tsipras ha candidato nella circoscrizione nord-ovest Domenico Finiguerra che da oltre un decennio si impegna per fermare il consumo di territorio.

(3) Non è però specificato qual è l’anno di riferimento rispetto a cui considerare l’aumento delle fonti rinnovabili: i 2014? oppure il 1990, come per la CO2?

(4) L’ obiettivo purtroppo non è dettagliato nei diversi settori economici.

EcoAlfabeta

Marco Pagani, Fisico e docente di Matematica e Fisica, attualmente svolge un Dottorato di Ricerca in Scienze Agrarie, Ambientali e Alimentari presso l'Università di Bologna. Si interessa di problematiche ambientali da lungo tempo dopo aver letto molti anni fa "Il cerchio da chiudere" di Barry Commoner, "Il punto di svolta" di Fritjof Capra e "La convivialità" di Ivan Illich. Su questi problemi ha organizzato diversi corsi e seminari coinvolgendo docenti universitari e rappresentanti della società civile. E' autore di pubblicazioni su temi scientifici e ambientali; in collaborazione con Ugo Bardi si è occupato del picco dei minerali, argomento che ha trattato anche nel libro "La vita dopo il petrolio" curato da Pietro Raitano e Gianluca Ruggero. Ha tenuto diversi corsi e seminari sui costi energetici dell'agricoltura, sull'impronta agricola-alimentare e sulla misura del consumo di territorio. E' socio ASPO e WWF, ha dato vita a un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale), simpatizza e sostiene attivamente la Rete per la decrescita e il movimento Stop al consumo di territorio. Prim di confluire in Ecoblog, dal 2006al 2012 ha curato il blog ambientale EcoAlfabeta, di cui ora conserva il nickname. Dal giugno 2011 è Consigliere Comunale a Novara. Ama le scienze, la lettura, la scrittura, i viaggi, la montagna, la bicicletta, la musica, la cucina, la compagnia degli amici e della sua famiglia, la pace e l'intelligenza creativa.

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