LOST HILLS, CA - MARCH 24: The sun rises over an oil field over the Monterey Shale formation where gas and oil extraction using hydraulic fracturing, or fracking, is on the verge of a boom on March 24, 2014 near Lost Hills, California. Critics of fracking in California cite concerns over water usage and possible chemical pollution of ground water sources as California farmers are forced to leave unprecedented expanses of fields fallow in one of the worst droughts in California history. Concerns also include the possibility of earthquakes triggered by the fracking process which injects water, sand and various chemicals under high pressure into the ground to break the rock to release oil and gas for extraction though a well. The 800-mile-long San Andreas Fault runs north and south on the western side of the Monterey Formation in the Central Valley and is thought to be the most dangerous fault in the nation. Proponents of the fracking boom saying that the expansion of petroleum extraction is good for the economy and security by developing more domestic energy sources and increasing gas and oil exports. (Photo by David McNew/Getty Images)
E’ un incredibile doccia fredda sulle speranze delle lobbies del petrolio: secondo il LA Times, in questi giorni la Energy Information Administration rivedrà drasticamente al ribasso le stime del petrolio estraibile con fracking dalla formazione di roccia compatta di Monterey.
Fino ad ora si favoleggiava che questo giacimento potesse essere un vero e proprio Eldorado e che si potessero estrarre qualcosa come 13700 milioni di barili, ovvero più del doppio delle formazioni attualmente sfruttate di Bakken (North Dakota) e Eagle Ford (Texas) messe insieme.
Secondo l’EIA il petrolio estraibile è in realtà pari a soli 600 milioni di barili, poco più del 4% delle stime precedenti.
Mentre i depositi di Bakken e Eagle Ford sono infatti stratificati, come in una torta, nella formazione di Monterey (California centro-meridionale, vedi mappa in fondo al post), sono stati piegati e frantumati dall’intensa attività sismica della zona, per cui il petrolio si trova troppo in profondità per poter essere estratto con le tecnologie attuali.
Come si vede dalla mappa il giacimento si trova proprio sul limitare della celebre faglia di Sant’Andrea; visto i possibili legami con i terremoti, usare il fracking in questa zona non sembra proprio una grande idea.
Le nuove stime dell’EIA rappresentano un duro colpo per chi sognava un nuovo futuro americano nel campo del petrolio e rendono del tutto implausibile la prospettiva di 2,8 milioni di nuovi posti di lavoro.
La lobby petrolifera non si arrenderà tanto facilmente e continuerà a trivellare, ma dovrà fare i conti con la crescente ostilità dei cittadini e delle amministrazioni. Due mesi fa la città di Los Angeles ha vietato il fracking sul suo territorio e questa settimana si è aggiunta la contea di Santa Cruz (poco a sud di San Francisco).
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