Il Colorado raggiunge il mare per la prima volta in quindici anni

Ci sono cose che diamo per scontate come il giorno e la notte, ad esempio il fatto che tutti i fiumi finiscano in mare. Spesso non è più così, perchè il prelievo insostenibile di acqua, soprattutto per uso agricolo impedisce a molti fiumi di concludere il loro corso.

E’ il caso del Colorado, il grande fiume dell’ovest americano, la cui portata di 20 km³ all’anno è completamente utilizzata per le irrigazioni: 91% agli USA e 9% al Messico, secondo gli attuali rapporti di forza tra i due stati. il 15% di quest’acqua viene sprecata prima di ogni possibile utilizzo, a causa dell’ intensa evaporazione dei bacini idrici.

Conseguenza: in prossimità della foce negli ultimi 50 anni è arrivata sempre meno acqua e negli ultimi quindici anni il delta è rimasto sempre asciutto, con gravi conseguenze per l’ecosistema.

Cosa è accaduto? Un miracolo? Maggiori pioggie? Un uso più saggio delle risorse? Nulla di tutto questo: in California la siccità è estrema, e l’agricoltura ha più sete che mai.

Se quest’anno l’acqua arriva al mare è grazie ad uno storico accordo USA-Messico, denominato Minute 319, in base al quale è stato pianificato per 53 giorni un flusso minimo di acqua nella parte bassa del fiume (ci sono ben 29 dighe sul fiume).

Si tratta di un rivolo d’acqua, meno dell’ 1% della portata originaria, ma su un arco di cinque anni contribuirà a “simulare” le piene primaverili, permettendo una minima ricostituzione delle zone umide nella regione del delta, che un tempo si estendevano per 800 mila ettari e ospitavano numerose specie animali.

EcoAlfabeta

Marco Pagani, Fisico e docente di Matematica e Fisica, attualmente svolge un Dottorato di Ricerca in Scienze Agrarie, Ambientali e Alimentari presso l'Università di Bologna. Si interessa di problematiche ambientali da lungo tempo dopo aver letto molti anni fa "Il cerchio da chiudere" di Barry Commoner, "Il punto di svolta" di Fritjof Capra e "La convivialità" di Ivan Illich. Su questi problemi ha organizzato diversi corsi e seminari coinvolgendo docenti universitari e rappresentanti della società civile. E' autore di pubblicazioni su temi scientifici e ambientali; in collaborazione con Ugo Bardi si è occupato del picco dei minerali, argomento che ha trattato anche nel libro "La vita dopo il petrolio" curato da Pietro Raitano e Gianluca Ruggero. Ha tenuto diversi corsi e seminari sui costi energetici dell'agricoltura, sull'impronta agricola-alimentare e sulla misura del consumo di territorio. E' socio ASPO e WWF, ha dato vita a un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale), simpatizza e sostiene attivamente la Rete per la decrescita e il movimento Stop al consumo di territorio. Prim di confluire in Ecoblog, dal 2006al 2012 ha curato il blog ambientale EcoAlfabeta, di cui ora conserva il nickname. Dal giugno 2011 è Consigliere Comunale a Novara. Ama le scienze, la lettura, la scrittura, i viaggi, la montagna, la bicicletta, la musica, la cucina, la compagnia degli amici e della sua famiglia, la pace e l'intelligenza creativa.

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