
A Monarch butterfly is in a flower in Los Angeles, California on October 28, 2010. The Monarch is famous for its southward migration and northward return in summer in the Americas which spans the life of three to four generations of the butterfly. AFP PHOTO / GABRIEL BOUYS (Photo credit should read GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images)
Nessuno forse penserebbe che il sale è un agente inquinante, ma tutto può inquinare quando è troppo nel posto sbagliato. La pratica di spargere il sale sulle strade invernali in modo da evitare la formazione di ghiaccio sulle strade sta portando a conseguenze impreviste sulla fauna selvatica, in particolare le farfalle.
Secondo uno studio dell’Università del Minnesota, le piante lungo i bordi delle strade salinizzate contengono una quantità di sodio 16 volte superiore a quelle a cento metri dalla strada.
Le farfalle monarca che si nutrono di queste piante hanno in media sei cvolte il sodio di quelle che pascolano nelle praterie. Il 90% di questi insetti non riesce a sopravvivere alla fase di bruco, ma quelli che ci riescono registrano un potenziamento del proprio sviluppo: i maschi hanno muscoli del volo più grandi e le femmine occhi di maggiori dimensioni. I risultati sono stati replicati con un esperimento in cui le farfalle si nutrivano di cavoli cresciuti con quantità controllate di sodio.
Si tratta naturalmente di cambiamenti a livello di individui che non vengono trasmessi alla discendenza. Secondo i ricercatori, questo fenomeno potrebbe interessare tutti gli erbivori che vivono lungo le strade delle zone fredde.
Può sembrare un effetto modesto, ma è significativo, perché ci mostra come alterando la disponibilità di micronutrienti nell’ambiente, l’uomo può avere effetti imprevedibili sull’ecosistema.