Il sale sulle strade e gli occhi delle farfalle

Nessuno forse penserebbe che il sale è un agente inquinante, ma tutto può inquinare quando è troppo nel posto sbagliato. La pratica di spargere il sale sulle strade invernali in modo da evitare la formazione di ghiaccio sulle strade sta portando a conseguenze impreviste sulla fauna selvatica, in particolare le farfalle.

Secondo uno studio dell’Università del Minnesota,  le piante lungo i bordi delle strade salinizzate contengono una quantità di sodio 16 volte superiore a quelle a cento metri dalla strada.

Le farfalle monarca che si nutrono di queste piante hanno in media sei cvolte il sodio di quelle che pascolano nelle praterie. Il 90% di questi insetti non riesce a sopravvivere alla fase di bruco, ma quelli che ci riescono registrano un potenziamento del proprio sviluppo: i maschi hanno muscoli del volo più grandi e le femmine occhi di maggiori dimensioni. I risultati sono stati replicati con un esperimento in cui le farfalle si nutrivano di cavoli cresciuti con quantità controllate di sodio.

Si tratta naturalmente di cambiamenti a livello di individui che non vengono trasmessi alla discendenza. Secondo i ricercatori, questo fenomeno potrebbe interessare tutti gli erbivori che vivono lungo le strade delle zone fredde.

Può sembrare un effetto modesto, ma è significativo, perché ci mostra come alterando la disponibilità di micronutrienti nell’ambiente, l’uomo può avere effetti imprevedibili sull’ecosistema.

EcoAlfabeta

Marco Pagani, Fisico e docente di Matematica e Fisica, attualmente svolge un Dottorato di Ricerca in Scienze Agrarie, Ambientali e Alimentari presso l'Università di Bologna. Si interessa di problematiche ambientali da lungo tempo dopo aver letto molti anni fa "Il cerchio da chiudere" di Barry Commoner, "Il punto di svolta" di Fritjof Capra e "La convivialità" di Ivan Illich. Su questi problemi ha organizzato diversi corsi e seminari coinvolgendo docenti universitari e rappresentanti della società civile. E' autore di pubblicazioni su temi scientifici e ambientali; in collaborazione con Ugo Bardi si è occupato del picco dei minerali, argomento che ha trattato anche nel libro "La vita dopo il petrolio" curato da Pietro Raitano e Gianluca Ruggero. Ha tenuto diversi corsi e seminari sui costi energetici dell'agricoltura, sull'impronta agricola-alimentare e sulla misura del consumo di territorio. E' socio ASPO e WWF, ha dato vita a un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale), simpatizza e sostiene attivamente la Rete per la decrescita e il movimento Stop al consumo di territorio. Prim di confluire in Ecoblog, dal 2006al 2012 ha curato il blog ambientale EcoAlfabeta, di cui ora conserva il nickname. Dal giugno 2011 è Consigliere Comunale a Novara. Ama le scienze, la lettura, la scrittura, i viaggi, la montagna, la bicicletta, la musica, la cucina, la compagnia degli amici e della sua famiglia, la pace e l'intelligenza creativa.

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