Terribile ondata di calore fa centinaia di vittime in India

Il monsone è in ritardo e l’India sta sperimentando uno dei più caldi mesi di giugno a memoria d’uomo.

Il termometro è rimasto intorno ai 45 °C per un’intera settimana su tutto il subcontinente, causando 169 morti nello stato meridionale dell’Andra Padresh, mentre nella capitale il caldo unito alla elevata concentrazione di ozono ha determinato 79 vittime tra i senza tetto.

Secondo Jenamani, direttore dell’ufficio meteorologico di Dehli, il fenomeno non è tanto legato ai cambiamenti climatici, ma ad una combinazione di urbanizzazione, eccesso di cemento e di automobili che acuisce l’impatto dell’ondata di calore.

Le temperature crescono più rapidamente al mattino e rimangono alte fino a notte inoltrata nelle aree edificate e congestionate dal traffico. Molte zone dell’India stanno diventando delle vere e proprie isole di calore.

I picchi di domanda di energia per ventilatori e aria condizionata hanno causato numerosi e frequenti black out, aumentando l’esasperazione e la rabbia della popolazione. La produzione elettrica indiana è cresciuta notevolmente negli ultimi trent’anni, ma fatica a tenere il passo con l’aumento della popolazione, che ha raggiunto un miliardo e 250 milioni di persone.

EcoAlfabeta

Marco Pagani, Fisico e docente di Matematica e Fisica, attualmente svolge un Dottorato di Ricerca in Scienze Agrarie, Ambientali e Alimentari presso l'Università di Bologna. Si interessa di problematiche ambientali da lungo tempo dopo aver letto molti anni fa "Il cerchio da chiudere" di Barry Commoner, "Il punto di svolta" di Fritjof Capra e "La convivialità" di Ivan Illich. Su questi problemi ha organizzato diversi corsi e seminari coinvolgendo docenti universitari e rappresentanti della società civile. E' autore di pubblicazioni su temi scientifici e ambientali; in collaborazione con Ugo Bardi si è occupato del picco dei minerali, argomento che ha trattato anche nel libro "La vita dopo il petrolio" curato da Pietro Raitano e Gianluca Ruggero. Ha tenuto diversi corsi e seminari sui costi energetici dell'agricoltura, sull'impronta agricola-alimentare e sulla misura del consumo di territorio. E' socio ASPO e WWF, ha dato vita a un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale), simpatizza e sostiene attivamente la Rete per la decrescita e il movimento Stop al consumo di territorio. Prim di confluire in Ecoblog, dal 2006al 2012 ha curato il blog ambientale EcoAlfabeta, di cui ora conserva il nickname. Dal giugno 2011 è Consigliere Comunale a Novara. Ama le scienze, la lettura, la scrittura, i viaggi, la montagna, la bicicletta, la musica, la cucina, la compagnia degli amici e della sua famiglia, la pace e l'intelligenza creativa.

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