La bottiglia di plastica commestibile: la ricetta per fare Ohoo in casa

Tre studenti londinesi hanno inventato Ohoo una plastica edibile che potrebbe aprire nuovi scenari per il packaging delle bottiglie di acqua. Il contenitore è composto da una doppia membrana gelatinosa e quando viene sete basta forarla per bere, la membrana può essere poi mangiata o gettata via nel compost. Questa la semplice idea dietro Ohoo progetto messo a punto da tre giovani designer di Londra, Rodrigo Garcia Gonzalez, Pierre Paslier e Guillaume Couche che per questa invenzione hanno portato a casa anche il premio Lexus Design Award. Ovviamente tanto è bastato a scatenare i media nostrano con articoli nel merito. Ma Ecoblog va oltre e vi segnala la ricetta per realizzare in casa le “bottiglie” in plastica da mangiare.

Scrive uno degli inventori Pierre Paslier:

Una bolla contiene circa 4cl di acqua, l’equivalente di un sorso. Crediamo che Ooho possa portare una soluzione radicale per un grave problema che abbiamo generato: la produzione di bottiglie di plastica. Investendo in ricerca e sviluppo si potrebbe progettare una membrana che possa assicurare l’igiene, trasportabilità e flessibilità. Ooho è attualmente sviluppato sotto licenza Creative Commons, perché tutti dovrebbero essere in grado di prepararlo in casa.

In pratica la materia gelatinosa è composta da una doppia membrana in alginato di sodio (E401) ricavato dalle alghe brune e da cloruro di calcio (E509) e nella ricetta che vi segnalo compare al posto del cloruro di calcio il lattato di calcio più facile da reperire.

La materia gelatinosa viene modellata sotto forma di bolle e l’acqua viene incapsulata all’interno. I costi di questa tecnica sono molto bassi e peraltro riproducibili anche a casa procurandosi gli ingredienti giusti. Sotto la ricetta di Inhabitat.

La ricetta per le “bottiglie” di plastica edibile

1 g di alginato di sodio (una sostanza naturale derivata dalle alghe brune)

5 g di lattato di calcio alimentare (un tipo di sale)

Una ciotola piena di 1 tazza di acqua potabile

Un’altra ciotola riempita con 4 tazze di acqua

Un’altra ciotola piena di acqua per il risciacquo delle “bottiglie”

Un frullatore ad immersione (si può anche usare un frullatore normale)

Un cucchiaio profondo come un misurino

Passo 1: Aggiungere 1 g di alginato di sodio nella ciotola che contiene 1 tazza di acqua. Quindi utilizzare un frullatore ad immersione per sciogliere l’alginato di sodio per circa 3 minuti. Quindi far riposare la miscela per 15 minuti per eliminare eventuali bolle d’aria che possono essersi formate durante la miscelazione.

Passo 2: Aggiungere 5 g di lattato di calcio alla ciotola che contiene le 4 tazze di acqua e mescolare bene con un cucchiaio.

Passo 3: raccogliere il prodotto dalla soluzione alginato di sodio con un cucchiaio profondo e deporlo attentamente nel bagno di lattato di calcio. Ripetere la formazione delle bolle di alginato di sodio finché non sarà terminato.

Passo 4: Mescolare le bolle di alginato di sodio molto delicatamente per 3 minuti.

Passo 5: Dopo 3 minuti, togliere le bolle o “bottiglie” dal bagno di lattato di calcio con un mestolo forato e trasferirei in un bagno d’acqua per fermare la reazione.

Ecco pronte le vostre “bottiglie” in plastica.

Via | Blue Economy, Inhabitat
Foto | Designboom

Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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