Pendolari meno stressati di chi viaggia in auto. Ma lo studio è inglese…

I ricercatori della University of East Anglia hanno condotto uno studio su 18 mila lavoratori per capire quale fosse il loro grado di stress in relazione al mezzo con il quale raggiungono il luogo di lavoro. Il risultato è stato decisamente interessante: si è scoperto che i pendolari che raggiungono il luogo di lavoro in automobile hanno il 13% di possibilità in più di stressarsi rispetto a chi arriva al lavoro con bus, metropolitane e treni.

Già, anche i treni. È opportuno ribadire che la ricerca – pubblicata recentemente su Preventive Medicine – è stata effettuata in Gran Bretagna e non in Italia, dove il pendolarismo su vie di ferro e una delle esperienze di viaggio più stressanti che si possano concepire a causa dei ritardi cronici, della scarsa pulizia delle carrozze e dell’ancor più scarso senso del servizio pubblico di chi le ferrovie le dirige.

Insomma, se nei 18mila pendolari (commuters come dicono nel mondo anglosassone) ce ne fosse stato un congruo sottocampione di viaggiatori italiani i dati sarebbero ben diversi. In un mondo ideale in cui i treni arrivano quotidianamente puntuali permettendo di non perdere le coincidenze e di non dover correre in stile maratoneta fino alla bollatrici, quindi, la serenità di viaggia con mezzi pubblici è del 13% superiore rispetto a chi guida un auto.

Il segreto delle virtù anti-stress dei mezzi pubblici è legato al fatto che spesso si arriva a piedi alla fermata e poi si tende a rilassarsi durante il viaggio. Al contrario di chi usa la macchina e resta intrappolato nel traffico e nelle code,

spiegano i ricercatori. Uno dei risultati che ha maggiormente sorpreso i ricercatori è stato proprio quello relativo agli interruzioni improvvise dei servizi di trasporto pubblico, per scioperi o guasti. Questi eventi sono abbastanza saltuari da non condizionare il giudizio e l’umore dei pendolari,

autobus e treni danno alle persone il tempo di rilassarsi, leggere e socializzare. Ecco il segreto,

concludono i ricercatori. Ripetuta in Italia, la ricerca darebbe risultati ben diversi, siamo pronti a scommetterci.

Via | Preventive Medicine

Davide Mazzocco

Giornalista e saggista, attivo sul web dal 2000 ha collaborato con numerose testate fra cui L'Unità, Narcomafie, La Nuova Ecologia, Slow Food, Terra, Alp, Ciclismo, Sport Week, Extratorino, Suden e Cinecritica. Fra i suoi libri più noti vi sono "Propaganda Pop", "Giornalismo online", "Giornalismo digitale" e "Storia del ciclismo". Ha co-diretto il documentario "Benvenuto Mister Zimmerman".

Published by
Davide Mazzocco

Recent Posts

Viaggi con il tuo cane? Attento: scatta la multa fino a 1.734 euro! Rischi grosso

Cresce l’attenzione sulle regole per i viaggi con animali. In particolare, il trasporto del cane…

1 ora ago

Metti insieme questi ingredienti e guarda cosa succede al tuo lavello d’acciaio: non crederai ai tuoi occhi

Scopri la miscela naturale per pulire il lavello d’acciaio: pochi ingredienti, zero graffi e una…

3 ore ago

In Italia c’è un un’oasi segreta, considerata la più bella del mondo: un parco fantastico che si trova a due passi da casa

Il Giardino di Ninfa, vicino a Cisterna di Latina, è aperto solo in primavera ed…

6 ore ago

Scaldarsi in inverno senza riscaldamento si può, i metodi che sorprendono ma funzionano davvero

I metodi per riscaldarsi senza termosifoni sono diversi: tutti sistemi alternativi e low cost che…

7 ore ago

Le bottiglie di plastica cambiano ancora, dopo il tappo non rimovibile un’altra modifica: come saranno

Una nuova direttiva europea trasforma il settore del packaging: meno plastica vergine, più riciclo e…

9 ore ago

Latte Eurospin, sapete chi lo produce? È uno dei marchi più famosi in assoluto

Il latte più venduto del discount Eurospin non arriva da un’azienda sconosciuta ma da un…

10 ore ago