
BRISTOL, ENGLAND - MARCH 13: A young male wolf, one of five that has recently arrived, looks out from its enclosure at The Wild Place Project on March 13, 2014 in Bristol, England. A pack of five all male European grey wolves are the latest residents at the recently opened attraction which is an extension of Bristol Zoo Gardens, just off junction 17 of the M5. Originally from Scotland, the wolves and are now living in the new Wolf Wood exhibit; an area of woodland at The Wild Place Project which has been left as natural as possible to replicate their native woodland habitat in Europe. (Photo by Matt Cardy/Getty Images)
La Lega sembra avere trovato un nuovo filone di interesse per fare politica: abbandonati gli insulti ai meridionali (per cui Salvini anzi va in cerca di voti al Sud) ora punta allo scontro diretto con gli animalisti. E veniamo alle dichiarazioni rese in sede di consiglio comunale a Velo, lunedì scorso dal sindaco leghista Flavio Tosi ospite del dibattito Introduzione del lupo, problemi creati e determinazioni in merito:
Siccome il sindaco ha l’obbligo di tutelare la salute e l’incolumità dei propri cittadini, preparo un’ordinanza perché se il lupo si avvicina alle case gli si possa sparare. Sapete tutti che Verona ha anche un territorio montano con le frazioni di Trezzolano, Cancello e Moruri. Io sono preoccupato per quando arriverà l’inverno, non ci saranno più vacche in alpeggio e poca selvaggina nei boschi. Non sono tranquillo per i bambini che al mattino a bordo strada o alla sera al rientro dalla città aspettano lo scuolabus. Per questo ho dato mandato ai miei uffici. Per questo ho dato mandato ai miei uffici di trovare il modo di fare un’ordinanza di tutela dei miei cittadini. Io sono responsabile della loro salute e della loro incolumità e siccome nessuno mi garantisce che il lupo non apprezzi anche questo tipo di prede, autorizzo l’abbattimento degli esemplari che si avvicinano ai centri abitati.
Siamo alla propaganda? alla provocazione? alla demagogia? Non lo sappiamo. Ma sappiamo che Flavio Tosi è anche presidente di Federcaccia regionale e che conosce bene le leggi di tutela del lupo, da non confondere con i randagi ibridi e per cui sono in atto progetti proprio contro l’ibridazione con l’obiettivo di tenere integro il DNA del lupo. Concordano con la proposta di Tosi anche i sindaci di altri Comuni quali Lessinia, Erbezzo, Bosco Chiesanuova, Cerro, Roverè, San Mauro di Saline e Selva di Progno.
Il progetto che vuole riportare il lupo sulle Alpi dove ha sempre vissuto, è il Life WolfAlps che proprio oggi nel comune di Bosco Chiesanuova, uno dei comuni che vorrebbe aprire la caccia al lupo, vede una manifestazione in collaborazione con il WWF con:
l’augurio che l’evento possa contribuire a trovare una conciliazione fra le preoccupazioni degli allevatori e le esigenze di conservazione, riportiamo la locandina dell’evento.
Il lupo è una specie strettamente protetta, e in Italia nel 2013 se ne contavano circa 600 esemplari. Il lupo sembra oramai abituato alla presenza umana e a vivere attraverso compromessi. Infatti cerca di adattarsi nelle aree meno frequentate da attività antropiche nel territorio che abita e caccia di notte.
Via | L’Arena