
TO GO WITH AFP STORY BY AYMERIC VINCENOT A male White-Rhino and a calf are seen on August 7, 2014 at the Ol Jogi rhino sanctuary, in the Laikipia county, approximately 300 kilometres north of the Kenyan capital, Nairobi. With camouflage uniforms, assault rifles, night vision goggles, thermal imaging devices and radios, wildlife rangers in Kenya's Ol Jogi rhino sanctuary prepare for night patrol in the "war" against poaching. Kenya continues to lose precious wild animals with poachers having killed 26 rhinos and 111 elephants so far this year. Last year, 59 rhinos and 389 elephants were slain. AFP PHOTO / TONY KARUMBA (Photo credit should read TONY KARUMBA/AFP/Getty Images)
Suni, un rarissimo esemplare di rinoceronte bianco settentrionale di 34 anni, è morto venerdì nella riserva di Ol Pejeta in Kenya: l’animale è morto “improvvisamente” dicono dallo zoo, e le cause della morte restano ancora da accertare.
Il rinoceronte Suni era uno degli ultimi quattro rinoceronti bianchi settentrionali dello zoo kenyano (in totale i rinoceronti bianchi sopravvissuti all’estinzione sono sei in tutta l’Africa) e uno degli unici due maschi attivi, capaci dunque di riprodursi: la sua morte aggrava ora le condizioni di sopravvivenza della specie, mettendo a serio rischio estinzione il rinoceronte bianco.
Suni era nato nel 1980 nello zoo di Dvur Kralove nella Repubblica Ceca e espatriato in Kenya successivamente nell’ambito di un programma di ripopolamento di questa specie originaria dell’Africa centrale e orientale: questi massicci erbivori sono stati decimati dai bracconieri per le presunte (e fantasiose) virtù mediche attribuite al loro corno, utilizzato in particolare nella medicina asiatica.
“Suni era probabilmente l’ultimo rinoceronte bianco del nord (“Ceratotherium simum Cottoni”), maschio, capace di riproduzione biologica […] Continueremo a fare tutto il possibile per lavorare con i restanti tre animali di Ol Pejeta, nella speranza che i nostri sforzi ci facciano conseguire il risultato con la nascita di un cucciolo di rinoceronte bianco del nord: si può sempre credere nei miracoli, ma la riproduzione con mezzi naturali è l’opzione più realistica.”
ha spiegato Jana Mysliveckova, portavoce dello zoo ceco citata dall’agenzia Ansa. Si sono dunque infrante le speranze degli esperti di fauna selvatica, che pensavano che i 90 acri di terreno a totale disposizione di Suni potessero bastare a garantirne la sopravvivenza.
Il padre di Suni è morto nel 2006, anch’egli a 34 anni.