Stop all’aranciata senza arance: la legge che salva 10mila ettari di agrumeti

Mai più aranciata senza arance in Italia: è stata infatti approvato in via definitiva dal Parlamento l’articolo 17 della legge comunitaria che obbliga i produttori di bibite ad aumentare la percentuale di succo dal 12 al 20% del prodotto finito. L’approvazione nell’Aula della Camera della legge comunitaria contiene numerose norme che daranno una mano al Made In Italy: non solo lo stop all’aranciata annacquata, ma anche l’obbligo del tappo antirabbocco per i contenitori di olio extra vergine di oliva in tutti i pubblici esercizi, affinché si evitino frodi ed inganni.

Grande la soddisfazione di Coldiretti, in prima fila nel dibattito per l’approvazione della norma: “È stata sconfitta la lobby delle aranciate senza arance che pretendeva di continuare a vendere acqua come fosse succo”, ha dichiarato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.

Se l’8% di differenza sembra poco basta pensare che grazie a questa nuova norma verranno venduti e spremuti 200 milioni di chili di arance in più: sono infatti 23 milioni le persone che consumano bibite gasate e succhi di frutta. I benefici saranno diffusi e non riguarderanno solamente i produttori: aumentare la percentuale di arance rappresenta un passo concreto per migliorare la qualità dell’alimentazione e per far fronte a malattie connesse all’obesità.

Dati alla mano l’aumento della percentuale potrebbe salvare diecimila ettari di agrumeti italiani con un’estensione di circa 20mila campi da calcio. Calabria e Sicilia le due regioni che gioveranno maggiormente di questa piccola grande riforma che dimostrano come la politica, nei rarissimi casi in cui riesce a svincolarsi dalle logiche clientelari, possa davvero dare un aiuto concreto a economia, ambiente e salute. E fornire ai produttori un compenso più equo dei 3 centesimi che arrivano attualmente agli agricoltori su ogni litro di aranciata venduto a 1,3 euro nei supermercati.

Via | Coldiretti

Davide Mazzocco

Giornalista e saggista, attivo sul web dal 2000 ha collaborato con numerose testate fra cui L'Unità, Narcomafie, La Nuova Ecologia, Slow Food, Terra, Alp, Ciclismo, Sport Week, Extratorino, Suden e Cinecritica. Fra i suoi libri più noti vi sono "Propaganda Pop", "Giornalismo online", "Giornalismo digitale" e "Storia del ciclismo". Ha co-diretto il documentario "Benvenuto Mister Zimmerman".

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