Categories: Agricoltura

Oscar Green 2014, ecco i 7 vincitori del premio di Coldiretti

Oscar Green 2014 quest’anno ha premiato 7 soluzioni intelligenti e rispettose dell’ambiente. Il consueto appuntamento di Coldiretti dunque è stata anche l’occasione per evidenziare, attraverso il Premio Oscar Green, come i giovani agricoltori italiani siano assolutamente al passo con i tempi rispetto all’innovazione e alle soluzioni smart. Ecco dunque premiate idee come le api sentinelle o le chips di pane, o ancora l’afrodisiaco dei Maya che si propongono già come prodotti innovatovi anti crisi.

Ma ecco nel dettaglio i vincitori degli Oscar Green 2014.

Coltivare microalghe

Questo progetto si è aggiuidcato l’Oscar Green 2014 nella categoria Ideando. Arriva dal Veneto e l’ideatore è Matteo Castioni che ha progettato la coltivazione di microalghe Spiruline e Haematococcus usate per la cosmetica, o come integratori e ricostituenti nelle diete ipocaloriche perché particolarmente ricche di proteine sali minerali e antiossidanti naturali. Le microalghe sono usate però anche in agricoltura grazie alla ottima resa come fertilizzanti naturali: con soli 5 grammi di microalghe si fertilizza un ettaro di terreno. Matteo ora progetterà impianti per la produzione casalinga di microalghe.

Le chips di pane ai mille sapori

Per la Categoria Esportare il territorio, ha conquistato l’Oscar Green 2014 l’idea di Domenico D’Ambrosio che ha proposto sottili sfoglie di pane, le chips appunto, aromatizzate ai mille sapori mediterranei: dall’olio d’oliva extravergine al formaggio. Queste panatine di grano, una sottilissima sfoglia di semola di grano duro, sono altamente digeribili. Queste chips saranno presto esportate negli Stati Uniti.

La canapa, stupefacente in cucina

Psquale Polosa si aggiudica l’Oscar Green 2014 nella categoria Stile e cultura d’impresa. Ebbene dai suoi 10 ettari di terreno coltivato a canapa da cui ricava olio, farina destinati all’alimentazione unama e ricchi di prprietà nutritive ma anche fibra che viene impiegata per produrre tessuti materiale per la bioedilizia.

Api sentinelle nella Terra dei fuochi

Sono le api, le sentinelle naturali, scelte da Salvatore Sorbo, giovane apicoltore campano a monitorare l’inquinamento nella Terra dei Fuochi. Infatti, le sue arnie partecipano al progetto Cara Terra, che prevede il biomonitoraggio dell’ambiente messo a punto dalle Università di Napoli e del Molise. Infatti ogni ape è in gradi controllare circa 7 chilometri quadrati di territorio e volando di fiore in fiore non catturano solo polline, ma anche PM10. Così sono poi analizzate dagli esperti che raccolgono così preziose informazioni sullo stato dell’inquinamento ambientale. Spiega Salvatore Sorbo:

Il loro lavoro è l’indagine più attendibile che possa esistere. Più di quanto gli strumenti classici di rilevamento possano raccontare.

Le api di salvatore sono sanissime e non hanno subito danni dall’inquinamento e i suoi prodotti sono tra i più apprezzato in Italia.

Fragole volanti con carta d’identità

E’Guglielmo Stagno D’alcontres a aggiudicarsi il premio Oscar Green 2014 per la categoria Campagna Amica grazie alla coltivazione di fragole in serre alimentate da pannelli fotovoltaici. Le piantine di fragola, poi sono coltivate grazie a orti sospesi e ogni pianta è certificata grazie anche a un QR code che ne ricostruisce la filiera produttiva.

Il pecorino che piace al cuore

Per la Categoria in filiera si aggiudica l’Oscar Green 2014, il pecorino anticolesterolo. L’idea è di Carlo Santarelli che nel suo caseificio e con la collaborazione delle Università di Pisa e Cagliarihanno realizzato la semplice rivoluzione che rende il pecorino un alimento anticolesterolo: è stata cambiata l’alimentazione delle pecore rendendola più sana. Le pecore brucano il lino e l’alimentazione è integrata con olio di soia: tutto qui. I risultati sono sorprendenti poiché le pecore sono più sane e il formaggio ha qualità migliori. Il consorzio ricerca allevatori che si convertano a questa nuova filosofia di produzione del formaggio.
MENZIONE SPECIALE” PAESE AMICO”

La libertà dell’orto anche in carcere

Veniamo, infine alla menzione speciale che è stata assegnata al carcere di Capanne a Perugia. Qui c’è un orto di dodici ettari, il frutteto, l’oliveto, quattro serre e l’allevamento di polli con il macello aziendale. Qui alcuni ospiti scontata la pena hanno chiesto di rimanere a lavorare e per questo a Perugia questa struttura è motivo di orgoglio. Come ricordano gli organizzatori di questo progetto:

Se carcere vuol dire rieducazione, metti un orto nella cella e l’obiettivo è a portata di mano.

Foto | Manuel Lombardi Le Campestre @ facbook

Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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Marina Perotta

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