Bloccato un documento che vieta 31 pesticidi in Europa, lo denuncia The Guardian

Ci sono 31 pesticidi per un valore di mercato di miliardi di euro che potrebbero essere vietati poiché rappresentano dei potenziali rischi per la salute. Ma secondo The Guardian il documento è stato bloccato da alti funzionari dell’Unione europea sotto la pressione delle grandi aziende chimiche che li utilizzano nei saponi, cosmetici e plastiche, scrive The Guardian;

quali Bayer e BASF, che ne hanno bloccato i criteri e al loro posto sono apparse opzioni meno rigorose assieme a un piano per la valutazione di impatto che si finalizzerà nel 2016.

Il documento visto da The Guardian raccomanda inoltre, di identificare e categorizzare le sostanze chimiche che alterano il sistema endocrino (EDC) che secondo gli scienziati causano un’aumento di anomalie fetali, mutazioni genitali, sterilità ma anche cancro e perdita del QI. Il documento inedito afferma inoltre che i rischi associati all’esposizione a interferenti endocrini si verificano anche a basse dosi e che dunque è necessario per queste sostanze chimiche che ne sia approvato l’uso. I criteri proposti per la categorizzazione degli interferenti endocrini, assieme alla strategia per la loro attuazione, si sarebbe dovuta mettere in atto lo scorso anno.

Una fonte della Commissione ha detto a The Guardian:

Eravamo pronti presentare i criteri e una proposta di strategia ma dall’Ufficio del segretario generale ci hanno detto di non pensarci più. Effettivamente i criteri sono stati soppressi e biocidi e pesticidi hanno proseguito per la loro strada.

Il mese scorso 11 deputati hanno scritto una lettera al Commissario per la salute e la sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitisin lamentandosi del fallimento dell’Unione europea nell’ onorare il suo mandato a adottare i criteri sugli interferenti endocrini.

Al posto della identificazione proposta di composti simili agli ormoni, l’attuale tabella di marcia dell’UE favorisce opzioni per basse quantità di interferenti endocrini e iò perché l’esposizione a soglie basse sarebbe considerata sicura. L’industria e le lobby agricole favoriscono questo approccio, sostenuto dal Regno Unito e da alcuni ministeri tedeschi. Sostengono che gli effetti socio-economici del divieto di pesticidi e biocidi potrebbe essere rovinoso per le comunità agricole. Infatti, uno studio del National Farmers ‘Union lo scorso anno ha stimato che il ritiro dei prodotti per la protezione delle colture potrebbe costare al settore agricolo del Regno Unito fino a 40.000 posti di lavoro e a 1.73 miliardi di sterline di perdite nei profitti, pari al 36 per cento dei livelli attuali.

Via | The Guardian

Marina Perotta

Sono giornalista professionista dal 1996 e ho iniziato a scrivere per Nuova Stagione. A 20 anni inizio la collaborazione con Il Mattino di Napoli (come si diceva una volta da abusiva) per circa 4 anni. Divento giornalista praticante a Cronache del Mezzogiorno nel 1994 sotto la direzione di Gigi Casciello e in seguito, nel 1998 lavoro come caposervzio a Napoli Sera progetto di un quotidiano del pomeriggio di Roberto Tumbarello. Continuo a lavorare per Il Mattino fino al 2001 dove mi hanno spesso chiamata come redattore di prima nomina per le coperture estive. Nel frattempo coltivo collaborazioni con varie testate tra cui Cosmopolitan con la direzione di Patrizia Pontremoli. Dal 1997 al 2001 collaboro con l'Università l'Orientale di Napoli presso cui mi sono laureata in lingua e letteratura Hindi e Cinese, come responsabile per le lingue orientali per il laboratorio linguistico, per l'insegnamento delle lingue orientali a distanza grazie all'ausilio del web.Nel 2003 approdo al CNR ITD di Palermo per seguire un corso finanziato dalla Ue sulla formazione a distanza destinata alle PMI. (la mia pubblicazione in collaborazione con il prof. Paolo Maresca) Mi occupo anche della progettazione di CD multimediali sempre destinati alla formazione sulle nuove tecnologie per l'Asmez. E' il 2004. Nel 2007 inizio la collaborazione con Blogo.it scrivendo per Ecoblog.it dove scrivo di agricoltura, energia, ambiente, rinnovabili, nucleare e di nuovi stili di vita sostenibili. Dal 2008 al 2012 lavoro in RCS come coordinatore della moderazione delle pagine di Gazzetta.it coprendo con due team sia le pagine del quotidiano on line sia la community e il forum.Coordino in telelavoro circa 80 moderatori e due distinte community. Coordino per Splinder sempre in telelavoro la comunicazione con gli utenti. Da febbraio 2012 lavoro per Blogo.it come community manager coordinando i blog dell'area lifestyle e Donna.

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