Corepla e Legambiente il 1 aprile a Roma: il riciclo della plastica alla sfida contro la crisi

Si terrà mercoledì 1 aprile 2015 a Palazzo Rospigliosi a Roma il convegno organizzato da Corepla e Legambiente dal titolo “Un cluster d’eccellenza nazionale: il riciclo della plastica”, che avrà al centro l’analisi delle opportunità offerte dall’industria del riciclo della plastica.

Malgrado la diminuzione dell’immesso al consumo e l’andamento recessivo dell’economia italiana, che dal 2007 sembra inarrestabile, l’industria del riciclo della plastica in Italia non ha mai avuto un momento migliore: una vera e propria sfida, vinta almeno per ora, alla crisi economica.

CorePla – 1 aprile 2015

In Italia sono ben 7.325 i Comuni attivi nel servizio di raccolta differenziata degli imballaggi in plastica che, nonostante la diminuzione delle quantità dell’immesso al consumo, hanno aumentato dell’11% (tra il 2012 e il 2013) la quantità di plastica riciclata: secondo Corepla si tratta di 768.000 tonnellate di plastica, un primato notevole che va attribuito a due fattori complementari.

Il primo riguarda una maggior sensibilità istituzionale e sociale, che si traduce in servizi di raccolta e smaltimento migliori nelle zone d’Italia tradizionalmente più avverse alla raccolta differenziata, come buona parte del Mezzogiorno; il secondo fattore premia il costante sforzo di quei comuni che, raggiunte percentuali di riciclo ragguardevoli, vivono questa esperienza come uno stimolo a migliorare: il dato medio nazionale di raccolta pro-capite passa da 11,6 a 12,9 kg annui per abitante.

Secondo una ricerca di Athlesys negli ultimi 10 anni il settore ha portato al Paese vantaggi per 2,1 miliardi di euro: in testa alle regioni più virtuose c’è il Veneto, con 20,1 kg di plastica raccolta ogni anno per abitante; seguono Piemonte e Lombardia, che si attestano tra i 16 e i 16,3 kg pro-capite, e poi le Marche con 16,3 kg. Al sud la regione più virtuosa è la Campania, con 14 kg annui per abitante. Fanalini di coda Calabria e Sicilia. In totale il servizio di raccolta e riciclo della plastica, spiega Corepla, coinvolge oltre 57 milioni di cittadini residenti in Italia.

Per quanto riguarda il riciclo, sono 430.000 le tonnellate di rifiuti di imballaggio in plastica provenienti dalla raccolta differenziata riciclate in Italia nell’anno 2013, cui vanno aggiunti gli imballaggi riciclati da operatori industriali indipendenti, che portano alla ragguardevole cifra di 790.000 tonnellate: 300 imprese e oltre 2.000 lavoratori sono oggi stabilmente attivi in questo settore.

La raccolta ed il riciclo della plastica rappresentano forse uno dei migliori esempi di spending review nel settore dei rifiuti: oltre ad un contenimento di costi ragguardevole, il riciclo degli imballaggi in plastica provenienti dalle raccolte differenziate nel 2013 ha permesso un risparmio di oltre 7 miliardi di chilowattora di energia, evitando il conferimento (illegale tra l’altro) in discarica di 2 milioni di metri cubi di rifiuti.

“Desideriamo migliorarci ancora, innalzando gli obiettivi di raccolta, esplorando nuove opportunità di riciclo e recupero, individuando nuove applicazioni e nuovi sbocchi di mercato per il materiale riciclato e infine, ottimizzando i costi del sistema. Mi piace aggiungere che nel solo 2013 abbiamo evitato emissioni di CO2 per 800.000 ton (+4,5% rispetto al 2012) equivalenti alle emissioni di circa 505.000 automobili, abbiamo evitato costi di smaltimento per 38,4 milioni di euro (+3,5 rispetto al 2012) e infine abbiamo generato 105,7 milioni di euro di materie prime seconde”.

spiega il Presidente di Corepla Giorgio Quagliuolo, commentando i risultati. Al convegno del 1 aprile saranno presenti personalità della grande industria e della politica (su tutti il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti), che discuteranno di come valorizzare al massimo l’attività di recupero delle materie plastiche massimizzandone la riciclabilità e arrivando all’obiettivo nazionale e transnazionale più importante: lo 0% di rifiuti plastici conferiti in discarica entro il 2020.

Un’obiettivo difficile ma che rappresenta un potenziale enorme per una sfida nazionale che riguardi l’occupazione, la ricerca, lo sviluppo e l’ambiente: temi chiave per un futuro realmente sostenibile.

A.S.

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