Olio di oliva, olio di palma o olio di colza? La scelta tra i diversi tipi di oli vegetali è stata al centro di un dibattito che si è tenuto all’Expo di Milano: l’occasione è stata la presentazione del libro “L’olio giusto”, scritto da Rita Fatiguso e José Gálvez ed edito da Giunti.
[related layout=”right” permalink=”https://ecoblog.lndo.site/post/158400/olio-di-palma-5-risposte-alle-domande-piu-frequenti”][/related]”L’olio di oliva, il nostro olio del Mediterraneo è il migliore, per tutte le sue caratteristiche – dice Gálvez – ma rappresenta solo il 2,5% della produzione mondiale“. Dunque, spiega stavolta Fatiguso, siamo di fronte ad “un tema che è molto sentito (complice anche la polemica Nutella-Royale, ndr), il problema è far quadrare i conti del pianeta ma anche quelli della salute“.
Dal punto di vista del consumatore finale la scelta è certamente difficile, visto il forte condizionamento dovuto alle strategie industriali e di marketing. “I protagonisti della guerra dell’olio – spiegano gli autori del libro – hanno spesso trasformato una battaglia commerciale in una sfida parascientifica poco trasparente a difesa della salute e dell’ambiente, facendo leva sul coinvolgimento emotivo del grande pubblico“.
La soluzione? Spingere i consumatori a diventare sempre più dei “controllori” di ciò che si decide di comprare: solo informandosi con accortezza è possibile prendere la decisione giusta sia sul tipo di olio da comprare, sia sulle tante marche e le varietà sul mercato.
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