
TO GO WITH AFP STORY BY ANNE-SOPHIE LASSERRE Romaric Perrocheau, director of the botanical garden of Nantes, shows the stem of a carnivorous plant known as 'Sarracenia' full of dead hornets, in Nantes on June 23, 2015. These plants, which are capable of attracting and killing Asian hornets, were discovered in the botanical garden of Nantes, and interests scientists researching a way to erradicate this insect, plight of beekeepers. The hornet is attracted by nectar-like secretion on the lip of the pitcher and slippery footing at the picther's rim causes it to fall inside, where it dies and is digested by the plant. AFP PHOTO / GEORGES GOBET (Photo credit should read GEORGES GOBET/AFP/Getty Images)
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I calabroni asiatici possono essere contrastati “naturalmente” grazie a delle piante carnivore. A ideare questa strategia di contrasto “alternativa” è stato il Jardin des plantes di Nantes che ha fatto un interessante scoperta che potrebbe essere molto utile per gli apicoltori di tutto il mondo.
Aprendo una delle foglie dalla sommità porpora della Sarracenia, Romaric Perrocheau, direttore del giardino di Nantes vi ha trovato un esemplare di calabrone asiatico. Attirato dal nettare e dai ferormoni della pianta, il calabrone è entrato nel lungo tubo della foglia e una volta scivolato al suo interno è stato mangiato dai succhi digestivi.
Dopo avere scoperto diversi esemplari, Perrocheau ha deciso di studiare il fenomeno con un entomologo del Museo di storia naturale locale. In ognuna delle piante sono stati trovati mediamente tre calabroni e tre mosche, ma non vespe, api o calabroni europei. Queste piante carnivore originarie del nord America, potrebbero dunque contrastare i calabroni asiatici anche se va detto che ogni sarracenia può contenere da dieci a quindici urne e attirare circa 50 insetti, mentre in un nido di calabroni gli esemplari sono circa 4mila.
Le ricerche sono tutt’altro che finite. Ora si proverà a capire quali sono le molecole liberate nell’atmosfera che attirano i calabroni, un lavoro tutt’altro che semplice che potrebbe durare anche un anno. L’obiettivo è di trovare una super-molecola da poter usare come esca per attirare questa specie aliena che rappresenta una minaccia per l’apicoltura. Il calabrone asiatico (Vespa velutina nigrithorax) è originario della regione di Shanghai ed è stato trovato in Europa all’inizio del secolo. Oltre ad essere presente nel 70% del territorio francese, si trova anche in Italia, Belgio, Germania, Portogallo e Spagna. Fino a ora non è stato trovato alc un mezzo di eradicazione, ecco perché la scoperta francese è così importante.
Via | Le Monde