Categories: Alimentazione

Piombo negli spaghetti Maggi: l’India denuncia la Nestlé

Alcune settimane fa in India è esploso il caso degli spaghetti Maggi. Durante un controllo effettuato nello stato dell’Uttar Pradesh era stata riscontrata una presenza di glutammato monosodico, un successivo test aveva evidenziato una presenza di piombo in una quantità di 17 parti per milione contro le 0,001 parti per milione ammesse dalla legge indiana. La scoperta aveva portato al ritiro dal mercato del prodotto e addirittura a una citazione in causa della dirigenza e degli attori protagonisti delle pubblicità del prodotto, da parte di una corte dello Stato del Bihar.

Ora, la storia sembra prendere una piega inattesa: ci si interroga sugli standard di sicurezza degli alimenti confezionati dalla Nestlé, multinazionale che possiede la Maggi.

Non è solo l’India a preoccuparsi per la qualità dei prodotti distribuiti dalla multinazionale svizzera: Pakistan, Nepal, Bangladesh e Sri Lanka si domandano se possono essere sicuri che ciò che mangiano non nuocerà alla loro salute.

La catena produttiva delle multinazionali è sempre più articolata e le aziende alimentari che dichiarano di far riferimento a fornitori di fiducia non possono sapere se avviene lo stesso per le fasi precedenti della lavorazione e della trasformazione dei prodotti.

Nestlé dichiara di fare numerosi test e controlli elettronici anche nelle fasi di approvvigionamento, ma qualcosa deve essere sfuggito se sono stati trovati quantitativi così elevati di piombo. Mentre Nestlé continua a dichiarare che il suo prodotto è sano, il Governo ha vietato la vendita degli spaghetti Maggi e ne ordinato il ritiro di 27400 tonnellate dagli scaffali indiani.

Il Dipartimento per la tutela dei consumatori dell’India ha chiamato in causa la multinazionale svizzera con l’accusa di concorrenza sleale e di aver danneggiato la salute dei consumatori attraverso la pubblicità ingannevole che recita “Health is enjoyable” ovvero “la salute è piacevole”. La richiesta di danni è nell’ordine di 100 milioni di dollari. Inoltre, il Food Safety and Standards Authority of India (Fssai), l’autorità indiana per la sicurezza alimentare, non ha approvato i Maggi Oat Noodles.

Nestlé India dice di non avere avuto alcune notifica della denuncia e che darà una risposta solamente quando riceverà la documentazione ufficiale.

Via | Time

Foto | Youtube

Davide Mazzocco

Giornalista e saggista, attivo sul web dal 2000 ha collaborato con numerose testate fra cui L'Unità, Narcomafie, La Nuova Ecologia, Slow Food, Terra, Alp, Ciclismo, Sport Week, Extratorino, Suden e Cinecritica. Fra i suoi libri più noti vi sono "Propaganda Pop", "Giornalismo online", "Giornalismo digitale" e "Storia del ciclismo". Ha co-diretto il documentario "Benvenuto Mister Zimmerman".

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