
(FromR) EELV MP Denis Baupin, Europe-Ecologie-les-Verts (EELV) ecologist party's national secretary Emmanuelle Cosse, French ecologist Nicolas Hulot, and his wife Florence are seen with climate protesters on the Republique's square during a demonstration to fight climate change, on September 21, 2014 in Paris. AFP PHOTO / FRANCOIS GUILLOT (Photo credit should read FRANCOIS GUILLOT/AFP/Getty Images)
È partita ieri, mercoledì 30 settembre, da Piazza San Pietro a Roma e si concluderà lunedì 2 novembre, a Parigi, la marcia di numerosi gruppi ambientalisti e religiosi che hanno intrapreso un pellegrinaggio in difesa dell’ambiente.
“Una Terra, Una Famiglia Umana. In cammino verso Parigi” è nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi che verranno trattati Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima, durante la quale tutti i Capi di Stato e di Governo, a venti anni dagli Accordi di Kyoto, saranno chiamati nella capitale francese per sottoscrivere un nuovo accordo costruttivo, vincolante e universale sulla questione dei cambiamenti climatici e del riscaldamento del Pianeta.
[quote layout=”big”]“A Parigi deve cominciare un percorso che porta a degli impegni molto più seri e di scala molto maggiore. Credo che questo sia chiaro sia a Obama che alla Cina ma anche all’Unione Europea. Questi tre attori sono fondamentali per dare un cambiamento su scala globale”,[/quote]
spiega Giuseppe Onufrio direttore di Greenpeace Italia.
Gli ambientalisti chiedono un cambio di strategie poiché i Paesi che vengono più frequentemente colpiti dagli effetti dei cambiamenti climatici sono quelli che si trovano a combattere contro la povertà e, inoltre, quelli che meno hanno contribuito alle emissioni che sono alla base dei cambiamenti climatici.
Via | Askanews