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CiAl, come funziona il riciclo dei tappi in alluminio

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I tappi in alluminio sono accessori di imballaggio fondamentali per garantire a bottiglie e vasetti in vetro di svolgere la loro funzione in maniera ottimale. Il Consorzio CiAl (acronimo di Consorzio Imballaggi Alluminio) opera per ottimizzare il riciclo degli elementi in imballaggio in alluminio, un’attività virtuosa che consente di riutilizzare quegli accessori che finirebbero altrimenti in discarica.

L’obiettivo, naturalmente, è quello di arrivare al 100% di riciclo, con il conseguente 0% in discarica. Il sistema di gestione integrato dei rifiuti è in grado di intercettare e recuperare l’alluminio attraverso tutte le opzioni possibili e le tecnologie attualmente disponibili, dalla raccolta differenziata con oggetti in platica o vetro alla captazione da rifiuti residuali, dalla separazione dalle scorie dopo la termovalorizzazione ai tappi che vengono recuperati anche se conferiti con le bottiglie e i vasetti in vetro.

Nonostante le dimensioni ridotte di questi tappi che consentono la chiusura ermetica di bevande e cibi, il loro recupero è importantissimo affinché questi elementi non finiscano in discarica.

Ma come funziona il procedimento del riciclo?

Il materiale proveniente dalle raccolte differenziate viene scaricato dai camion: lattine in alluminio, bottiglie e vasetti con i loro rispettivi tappi, scatole per le conserve finiscono su di una linea di selezione. Inizialmente vi è una fase di prepulizia sia meccanica che manuale e una valiatura tramite un grande valio rotante che separa le frazioni estranee di grossa pezzatura e, attraverso un magnete, i rifiuti ferrosi.

Successivamente il ciclo prevede un passaggio detto di aspirazione che, per peso, trattiene gli imballaggi in alluminio e la plastica.

Sulla linea principale rimangono così solamente i tappi di alluminio e il vetro che viene triturato e diviso in tre diverse linee separate per pezzatura. I tappi di alluminio rimangono nelle due linee dove sono trasportati i pezzi più grossi, sopra i 15 mm. Dopo questa triturazione, il materiale viene sottoposto a un sistema a correnti indotte detto ECS (Eddy Current System) che riesce a separare i tappi di alluminio dal vetro grazie a una forza respingente che tende ad allontanare i materiali amagnetici.

A questo punto i tappi sono già stati separati dagli altri materiali e subiscono un altro trattamento in un mulino a martelli che li ripulisce anche dai frammenti di vetro ancora presenti e, dopo averli schiacciati, li invia a un’ulteriore fase di valiatura e a un secondo passaggio nel sistema a correnti indotte per rimuovere eventuali guarnizioni in plastica e salva-gocce residue.

Dopo questa fase i tappi sono finalmente puliti e possono essere avviati al riciclo. Cial coordina il prelievo e il trasporto verso le 11 fonderie italiane che con i materiali di riciclo creano delle barre che prendono la via delle aziende che utilizzano i materiali in alluminio. I tappi riciclati possono diventare una padella, un elemento di arredo, una bicicletta oppure nuovi tappi. Ecco perché la nostra raccolta differenziata è fondamentale per dare una nuova vita a questi materiali.

Via | CiAl

Davide Mazzocco

Giornalista e saggista, attivo sul web dal 2000 ha collaborato con numerose testate fra cui L'Unità, Narcomafie, La Nuova Ecologia, Slow Food, Terra, Alp, Ciclismo, Sport Week, Extratorino, Suden e Cinecritica. Fra i suoi libri più noti vi sono "Propaganda Pop", "Giornalismo online", "Giornalismo digitale" e "Storia del ciclismo". Ha co-diretto il documentario "Benvenuto Mister Zimmerman".

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