
Aerial picture taken on November 6, 2015 a day after dam burst in Bento Rodrigues, a village of some 600 people near the Brazilian southeastern city of Mariana in the historic mining region of Minas Gerais. A dam burst at a mining waste site unleashing a deluge of thick, red toxic mud that smothered a village killing at least 17 people and injuring some 75. The mining company Samarco, which operates the site, is jointly owned by two mining giants, Vale of Brazil and BHP Billiton of Australia. AFP PHOTO / CHRISTOPHE SIMON (Photo credit should read CHRISTOPHE SIMON/AFP/Getty Images)
[blogo-video id=”160806″ title=”I fanghi di Mariana sono tossici” content=”” provider=”askanews” image_url=”http://engine.mperience.net/cdn/static/img/tmnews/20151126_video_19564998.jpg” thumb_maxres=”0″ url=”20151126_video_19564998″ embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTYwODA2JyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PHNjcmlwdCB0eXBlPSJ0ZXh0L2phdmFzY3JpcHQiIHNyYz0iaHR0cDovL2VuZ2luZS5tcGVyaWVuY2UubmV0L0VuZ2luZVdpZGdldC9zY3JpcHRzL3dpZGdldF8xIj48L3NjcmlwdD48ZGl2IGNsYXNzPSJtcGVfd2lkZ2V0IiBkYXRhLW1wZT0ndHlwZT1wbGF5ZXJ8YXBwSWQ9MTl8dGFyZ2V0SWQ9MjAxNTExMjZfdmlkZW9fMTk1NjQ5OTh8cGxheWVyT3B0aW9ucz17ImF1dG9wbGF5Ijoibm9uZSIsImFkdlVSTCI6Imh0dHA6Ly9vYXMucG9wdWxpc2VuZ2FnZS5jb20vMi92aWRlby5ibG9nby5pdC9hc2thbmV3cy9wbGF5ZXJAeDUwIiwidXNlSW1hU0RLIjp0cnVlfSc+PC9kaXY+PHN0eWxlPiNtcC12aWRlb19jb250ZW50X18xNjA4MDZ7cG9zaXRpb246IHJlbGF0aXZlO3BhZGRpbmctYm90dG9tOiA1Ni4yNSU7aGVpZ2h0OiAwICFpbXBvcnRhbnQ7b3ZlcmZsb3c6IGhpZGRlbjt3aWR0aDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O30gI21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzE2MDgwNiAuYnJpZCwgI21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzE2MDgwNiBpZnJhbWUge3Bvc2l0aW9uOiBhYnNvbHV0ZSAhaW1wb3J0YW50O3RvcDogMCAhaW1wb3J0YW50OyBsZWZ0OiAwICFpbXBvcnRhbnQ7d2lkdGg6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDtoZWlnaHQ6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDt9PC9zdHlsZT48L2Rpdj4=”]
I detriti tossici provocati dal crollo delle dighe di Mariana hanno raggiunto l’Oceano Atlantico. A tre settimane dall’incidente non ci sono più dubbi: il Brasile è di fronte al più grave disastro ambientale della sua storia. Lo sversamento dei fanghi e dei detriti tossici nelle acque del Rio Doce hanno provocato la morte di 17 persone e di migliaia di pesci.
Nel dibattito sulle responsabilità relativamente all’incidente è intervenuta anche l’Onu. Secondo l’Alto Commissariato, il fango rilasciato dopo la rottura della diga contiene metalli e altre sostanze chimiche tossiche. Questa tossicità avrebbe causato la morte di migliaia di pesci nel Rio Doce, fiume che collega lo stato del Minas Gerais, dove è avvenuto l’incidente, con Espirito Santo, lo sbocco sulla costa atlantica.
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I 60 milioni di metri cubi di detriti (il contenuto di 25mila piscine olimpioniche) ha tolto l’acqua potabile a 250mila persone. Un’emergenza alla quale Samarco ha dovuto far fronte fornendo 100 milioni di litri di acqua potabile e minerale alla popolazione. Per l’Onu si tratta di una misura insufficiente.
Via | Il Fatto Quotidiano