
A woman wearing a mask uses her mobile phone in the smog in Harbin, northeast China's Heilongjiang province, on October 21, 2013. Choking clouds of pollution blanketed Harbin, which is famed for its annual ice festival, reports said, cutting visibility to 10 metres (33 feet) and underscoring the nation's environmental challenges. CHINA OUT AFP PHOTO (Photo credit should read STR/AFP/Getty Images)
Le morti premature a causa dell’inquinamento atmosferico continueranno ad aumentare fino a nove milioni di persone all’anno. È questa la previsione fatta dall’Ocse sulla base delle previsioni relative agli incrementi demografici e alle emissioni industriali e dei veicoli a motore.
Se non si interverrà in maniera massiccia per tentare di limitare l’utilizzo di carburanti fossili, fra una quarantina d’anni, vale a dire intorno al 2060, una popolazione pari a quella dell’Austria morirà a causa dell’inquinamento atmosferico.
L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico nel suo report Le conseguenze economiche dell’inquinamento atmosferico sottolinea anche l’impatto che l’inquinamento avrà sulle finanze dei vari stati oltre che sulla salute umana.
[img src=”https://media.ecoblog.it/7/795/immagine1.jpg” alt=”immagine1.jpg” align=”center” size=”large” id=”164284″]
L’impatto negativo ammonterà a 2600 miliardi di dollari l’anno: l’1% del Pil mondiale se ne andrà in fumo per i giorni di malattia, per le spese sanitarie e per la ridotta produzione agricola. Mediamente la riduzione della produzione economica dovuta all’inquinamento sarà di 330 dollari ad abitante.
Le morti premature potranno variare fra i 6 milioni e i 9 milioni, a seconda delle contromisure che verranno prese dai governi. I Paese più esposti? Naturalmente Cina e India, ma anche altri paesi asiatici come le due Coree e l’Uzbekistan.
Immagine | Oecd.org