
The North Portico of the White House is seen from Lafayette Park on August 5, 2013 in Washington, DC. AFP PHOTO / Karen BLEIER (Photo credit should read KAREN BLEIER/AFP/Getty Images)
Negli ultimi otto anni il numero di vetture elettriche plug-in degli Stati Uniti è aumentato di ben venti volte e i costi delle batterie sono diminuiti del 70%. Il numero delle stazioni di ricarica per le vetture elettriche è aumentato da meno di 500 a più di 16mila.
Nelle ultime settimane della sua amministrazione Barack Obama vuole lasciare al suo successore il testimone di una politica tesa al potenziamento dell’utilizzo dei veicoli elettrici e delle infrastrutture di ricarica necessarie per sostenerli.
Di concerto con il settore privato, il governo federale ha previsto un piano in cinque punti che coinvolge la Casa Bianca, i singoli stati e le aziende:
1) lo United State Department of Transportation sta creando 48 corridoi nazionali con stazioni di ricarica sulle principali highways del paese (per un totale di 25mila miglia e in 35 Stati);
2) 28 stati stanno lavorando per accelerare lo sviluppo delle infrastrutture per le auto elettriche a livello locale;
3) 24 governi stanno implementando l’acquisto di veicoli elettrici nelle loro flotte;
4) lo United States Department of Energy sta conducendo due studi per creare uno scenario distributivo ottimale;
5) 38 player (imprese, enti no profit, università e utility) si stanno impegnando per collaborare fattivamente al piano nazionale.
Già da quest’estate l’amministrazione Obama aveva concesso fino a 4,5 miliardi di dollari di garanzie di prestito per supportare lo sviluppo infrastrutturale necessario ai veicoli elettrici.