Auto elettrica: cosa dice la Carta Metropolitana

Per la diffusione dell’auto elettrica arriva una Carta Metropolitana dell’Elettromobilità contenente le linee guida per lo sviluppo della e-mobility in Italia. Il documento è stato presentato giovedì 18 maggio durante la prima giornata di e_mob 2017, la conferenza nazionale della mobilità elettrica a Milano. L’obiettivo – come riporta AdnKronos – è quello di convincere le amministrazioni locali dell’Italia insieme al Governo ad intraprendere nuove azioni per la diffusione di veicoli green.

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Se pensare di arrivare ai livelli della Norvegia, dove l’auto elettrica è prossima a raggiungere il 50% della quota di mercato complessiva, è quasi un’utopia, per accelerare questo passaggio servono incentivi fiscali e vantaggi pratici: “Il tema dell’inquinamento dovrebbe essere la prima preoccupazione del nostro Paese: la diffusione dell’auto elettrica incontra molte difficoltà e la maggior parte dei cittadini chiede degli incentivi – sottolinea Giancarlo Morandi, presidente di Cobat, Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo –. Al di là degli incentivi crediamo che possa esserci una grossa diffusione dell’auto elettrica se vengono prese delle decisioni amministrative da chi governa le città: abbiamo approfittato di quanto ha fatto Milano per cercare di sensibilizzare le altre città italiane ad adottare nuove misure”.

Le cinque misure della Carta Metropolitana dell’Elettromobilità partono dalla necessità di offrire ai consumatori delle “valide motivazioni per il cambiamento culturale”: si parte dalle agevolazioni nella sosta alla possibilità di accedere alle zone a traffico limitato. Senza dimenticare le misure ostative per i veicoli più inquinanti, che devono essere corredate da una buona pianificazione urbana integrata.

Il terzo punto consiste nell’ampliare la possibilità di ricarica negli immobili residenziali e aziendali: la misura andrebbe a riprendere il decreto del 2016 che ha introdotto obblighi per consentire la ricarica dei veicoli elettrici nei nuovi immobili. E’ importante, inoltre, che gli enti locali riescano a “dare un forte impulso al car sharing con veicoli elettrici” per diminuire le emissioni inquinanti e ridurre il traffico.

Il quinto e ultimo punto della Carta Metropolitana dell’Elettromobilità punta a “stimolare l’introduzione di mezzi elettrici nei segmenti di mobilità con maggior efficacia e praticabilità“. Una misura che guarda al mondo della logistica e dei trasporti, dove i mezzi emissioni zero – nonostante un maggiore costo iniziale – andrebbe ammortizzato grazie a un “basso costo di un esercizio intenso”.

La Carta Metropolitana dell’Elettromobilità, sottoscritta da tutti i principali protagonisti della filiera, rappresenta la naturale prosecuzione del percorso iniziato nel 2016 con la sottoscrizione della “Carta di Arese”, un documento di intenti sulla mobilità sostenibile e attualmente al vaglio del Governo. A e_mob si potrà anche salire a bordo degli ultimi modelli elettrici delle maggiori case automobilistiche. I costruttori presenteranno i loro veicoli e ci sarà spazio per dibattiti con coloro che già utilizzano un’auto elettrica, per raccogliere esperienze, dubbi e difficoltà.

Paolo Sperati

Nato nello sport, cresciuto nel motorsport, ora alle prese con auto e moto di tutti i giorni (o quasi). Laurea in comunicazione internazionale e sociologia passando per le esperienze più disparate: Datasport, Telenova, Eurosport, Infront, Mondiale SBK e Tourist Trophy. Più che la tecnica, che lascio ad esperti ed ingegneri, in un veicolo guardo la funzionalità e i consumi. Meglio se a emissioni zero. Perché la vita e (la Terra) è una sola. Sportivo praticante e problem solver di natura.

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