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Legnano, il sindaco chiude l’area pedonale alle biciclette

Legnano, comune alle porte di Milano, è la prima città d’Italia a proibire la circolazione delle biciclette nel proprio centro storico.

Messa così potrebbe sembrare una sciocchezza, o forse uno scherzo di carnevale fuori stagione, ma non c’è niente di falso: con un’ordinanza il Comune del Milanese amministrato dal sindaco Gianbattista Fratus (Lega Nord) ha fatto venire meno una deroga che, fino ad oggi, aveva consentito una certa libertà d’azione a ciclisti, pattinatori e calciatori amatoriali.

A partire dal 7 novembre chi entrerà nella Zona pedonale dovrà rigorosamente portare a mano la bicicletta, mentre pattini e skateboard, così come le partitelle di calcio improvvisate, saranno completamente banditi da tutta la zona, pena 50 euro di sanzione.

“La circolazione dei velocipedi nella zona a traffico limitato del centro città ha causato numerosi inconvenienti a danno dei pedoni […] sono molteplici gli esposti dei cittadini che denunciano la velocità sostenuta dei ciclisti in qualsiasi condizione di traffico”

ha dichiarato il sindaco della città lombarda al quotidiano Il Giorno. Che fare, quindi?

L’ordinanza del sindaco Fratus ricade unicamente nel periodo delle feste natalizie e nasce, in realtà, dalle proteste proprio dei commercianti del centro, secondo i quali la circolazione in bicicletta disincentiva i consumi. Ragion per cui il Comune ha messo alla berlina anche il gioco del pallone, agli skateboard e ai pattini a rotelle: a rispettare l’ordinanza dovranno essere tutti i cittadini ma solo se ciclisti, giocatori di calcio e skateboarder e con più di 6 anni di età.

C’è da dire che l’ordinanza legnanese fa discutere molto ma anche che, come spesso accade, l’oggetto del contendere non è mai troppo chiaro. La questione attiene ad un’ordinanza che è temporanea, quindi un test per la città di Legnano; è inoltre anche vero, e lo scriviamo in qualità di ciclisti “tradizionali”, che spesso circolare in bicicletta nelle aree pedonali non è un’idea buona o, quantomeno, non è un atteggiamento particolarmente educato. Ai ciclisti servono piste ciclabili e non occupare spazi ideati per i pedoni: se lo facessero si comporterebbero nè più nè meno come il più becero degli automobilisti.

A.S.

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