Potrebbe portare investimenti internazionali e persino un bel po’ di turisti, sempre ben accetti in Scozia, l’idea del politico scozzese Ivan McKee. Questo membro del Parlamento della Scozia vorrebbe che il Governo scozzese trasformasse una intera isola del noto arcipelago del Regno Unito in una smart city sperimentale.
Si tratterebbe, in pratica, di concentrare in una sola isola né troppo piccola né troppo grande tutte le tecnologie più futuristiche attuali e in fase di sviluppo: auto a guida autonoma, smart home connesse, trasporto pubblico su acqua automatizzato, realtà virtuale per permettere meeting aziendali senza vedersi e spostarsi fisicamente e persino un collare per cani e gatti che li tiene occupati mentre il padrone non è a casa.
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Tutto questo, spiega McKee, potrebbe portare vantaggi ambientali ed economici alla città o isola che verrebbe “smartizzata“. Di fatto, spiega il politico, attirerebbe moltissimi investimenti da parte delle aziende che sviluppano tecnologie di automazione e anche molti turisti che la vedrebbero come una “isola a tema“.
Tra le isole papabili per questa rivoluzione ci sarebbero Gigha, Skye, Bute, Holy Isle. Va ben capito, però, se sia veramente il caso di trasformare luoghi pressoché incontaminati in una smart city che, per quanto smart, è pur sempre una city…
Via: Sunday Herald
Foto: Unsplash
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