Il ministro dell’ambiente Sergio Costa prende la palla al balzo per ribadire il bisogno di interventi in favore dell’ambiente, dopo il terzo sciopero globale per il clima che ha visto scendere in piazza tantissimi giovani in Italia e in altri paesi del mondo.
L’iniziativa ha avuto grande enfasi mediatica, facendosi forza della coscienza ambientale dei giovani, che puntano a difendere il pianeta dall’inquinamento. Accogliere il loro appello, secondo Costa, è un dovere: “Diamo ai giovani lo spazio che meritano e che si sono guadagnati, senza mettere alcun cappello sui loro messaggi. Consapevoli che le loro proteste sono rivolte verso di noi, verso le scelte della politica nazionale e internazionale, dobbiamo ascoltarli e operare subito“.
“Non possiamo più permetterci di agire seguendo la logica dell’emergenza – ha aggiunto il ministro dell’ambiente – ma dobbiamo avere una visione di lungo spettro e costruirla insieme alla classe dirigente del futuro: i ragazzi e le ragazze che sono scesi in piazza a manifestare. Questa ondata, questa loro voglia di osare, mette ancor più noi rappresentanti delle istituzioni dinanzi all’urgenza di agire subito, di farlo prima che sia troppo tardi, perché non abbiamo un pianeta B“.
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Fonte | Ministero dell’Ambiente
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