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Bloccati tutti i rimborsi, il Tesoro ha fatto una lista: il nuovo decreto Riscossione mette in ginocchio l’Italia

Il rimborso, quello che deve pervenirti dallo Stato, ti sembra qualcosa di assurdo o di qualcosa che mai avverrà? Se fai parte di questa categoria di cittadini, forse hai ragione.

C’è, infatti, la possibilità che se effettivamente ti spettava un rimborso da parte del tesoro potrebbe non arrivarti più. Possibile? Sì, sono cambiate delle caratteristiche e delle dinamiche, anche a causa del decreto Riscossione, che possono farti perdere ciò che attendevi da tempo.

Cerchiamo di capire insieme di cosa si tratta, anche per dare una risposta a chi questo rimborso lo attendeva ed ora si ritrova senza un euro in tasca.

Rimborsi: potrebbero essere congelati

Il rimborso che doveva arrivare al contribuente, da parte dello Stato, forse potrebbe non arrivare più. Questa è una delle notizie che sta trapelando e che sta mettendo in seria agitazione tanti cittadini. Di cosa si tratta e chi rischia di perdere il rimborso fiscale? Non tutti sanno di cosa si tratta e vorrebbero, di conseguenza, avere delle notizie in merito in più.

La novità, come dicevamo all’inizio, arriva dal decreto Riscossione che prevede, in specifiche situazione, che i rimborsi fiscali spettanti vengano congelati. Questa non è una vera e propria novità, ma una modifica a una norma esistente che, con i cambiamenti introdotti, potrebbe comportare gravi danni a determinati contribuenti.

La disposizione del 1973 prevede che l’Agenzia delle Entrate, quando deve erogare un rimborso fiscale, debba prima verificare che il contribuente non abbia debiti iscritti a ruolo, ovvero che non sia iscritto in un registro di persone debitorie.

Ecco cosa è cambiato

Se un contribuente appare in queste liste, quindi, l’amministrazione finanziaria sa che si tratta di un debitore e qualora ci sono rimborsi che deve ricevere, questi ultimi vengono congelati.

Ecco i motivi per quale stare attento – www.ecoblog.it

La nuova normativa, infatti, propone che quando lo Stato deve erogare un rimborso di ammontare superiore a 500 euro, deve prima verificare che il beneficiare non sia titolare di cartelle esattoriali non pagate. Se il rimborso ha importo inferiore a 500 euro, invece, viene erogato, come previsto dalla norma originaria.

Per chi ha debiti ma deve, comunque, ricevere un rimborso fiscale, il rischio concreto è quello di vedere le somme congelate fino al 31 dicembre del prossimo anno, se la proposta di compensare il debito con i crediti fiscali viene rifiutata. Insomma, si tratta di cambiamenti che i singoli cittadini, se non sono addentro alle nuove normative, non conoscono per bene.

Per questo motivo, se ti trovi in questa situazione, rivolgiti ad un commercialista o ad un Caf quanto prima.

Rosalia Gigliano

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