
'Matita piantabile', è lei la bomboniera del momento - ecoblog.it
La matita piantabile ideata al MIT e sviluppata da Sprout World si trasforma in pianta una volta esaurita. Un progetto sostenibile che ha raggiunto oltre 80 paesi, Italia compresa.
Nel panorama delle soluzioni ecocompatibili, un’idea semplice ha saputo distinguersi per originalità ed efficacia: la matita piantabile. Nata nei laboratori del Massachusetts Institute of Technology e sviluppata a livello industriale dall’azienda Sprout World, questa matita si trasforma in pianta quando non può più scrivere. All’interno della capsula terminale, infatti, sono racchiusi semi che germogliano una volta interrati. L’oggetto, all’apparenza comune, diventa così un mezzo concreto per ridurre gli sprechi e favorire la biodiversità, unendo praticità e impegno ambientale. La sua diffusione ha superato gli 80 paesi, raggiungendo anche l’Italia, dove sta trovando crescente interesse soprattutto in ambito aziendale.
L’idea nata tra i banchi del MIT e cresciuta in Danimarca
L’intuizione è partita da un gruppo di studenti del MIT, che ha progettato una matita capace di continuare a “vivere” sotto forma di pianta. Un’idea che ha attirato l’attenzione dell’imprenditore Michael Stausholm, fondatore di Sprout World nel 2013. L’azienda, con sedi a Boston e Copenhagen, ha industrializzato il concetto senza snaturarne la filosofia: trasformare un gesto quotidiano in un atto di responsabilità ambientale.

Il principio è tanto semplice quanto efficace: quando la matita è troppo corta per scrivere, si interra la sua estremità contenente i semi. Le specie vegetali disponibili sono molteplici – da erbe aromatiche a fiori, ortaggi e piccoli frutti – e si adattano ai diversi contesti climatici. Il sistema non richiede competenze particolari: basta un vaso, del terriccio e una zona luminosa. In 1-4 settimane, compaiono i primi germogli.
Sprout ha da subito puntato sull’affidabilità e sulla qualità dei materiali. Il legno proviene da foreste certificate FSC, la mina è realizzata con grafite e argilla, senza piombo, mentre la capsula è completamente biodegradabile. Nel primo anno, il progetto ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali come miglior prodotto green. L’interesse è aumentato anche grazie a testimonial d’eccezione, da Michelle Obama a Richard Branson, che ne hanno promosso l’utilizzo in scuole e iniziative educative.
Produzione sostenibile, distribuzione globale e impiego aziendale
Oltre all’impatto ambientale, la matita piantabile ha aperto nuove prospettive anche per il marketing aziendale. Sprout World consente la personalizzazione tramite stampa tampografica o digitale, trasformando la matita in uno strumento comunicativo che unisce utilità e messaggio ecologico. Diverse imprese hanno iniziato a distribuirle durante eventi o come regalo promozionale, sfruttandone la valenza simbolica.
In Italia, la distribuzione ha preso piede soprattutto nei contesti aziendali e scolastici. L’oggetto non viene percepito solo come gadget, ma come gesto educativo, capace di innescare riflessioni sulla sostenibilità. L’assenza di plastica e l’utilizzo di materiali naturali ne fanno una scelta coerente con gli obiettivi di riduzione dell’impronta ecologica.
Il successo commerciale, supportato da una logistica ben strutturata tra Europa e Stati Uniti, ha permesso a Sprout di consolidarsi come esempio virtuoso. Oggi l’azienda conta migliaia di ordini mensili e mantiene attiva una filiera trasparente, con controlli continui su provenienza dei materiali, emissioni e imballaggi riciclabili.
Il caso della matita piantabile mostra come un oggetto comune, ripensato in chiave ecologica, possa generare valore ambientale e sociale. Il progetto non solo dimostra la possibilità di conciliare produzione industriale e tutela dell’ambiente, ma suggerisce un modello replicabile anche in altri settori legati alla quotidianità.