
Il bonus fiscale per i genitori con figli tra i 21 e i 30 anni - ecoblog.it
Il bonus fiscale per i genitori con figli tra i 21 e i 30 anni resta in vigore anche nel 2025: requisiti, limiti e modalità di richiesta
Nel 2025 resta attiva una misura fiscale poco conosciuta ma utile per molte famiglie: si tratta della detrazione Irpef fino a 950 euro per ogni figlio tra i 21 e i 30 anni che risulti fiscalmente a carico. Non si tratta di un contributo in denaro, bensì di uno sconto sull’imposta da versare, che può tradursi in un rimborso Irpef o in minori trattenute in busta paga. La misura è riservata ai genitori con figli che non superano determinati limiti di reddito, anche se questi ultimi non vivono più nel nucleo familiare. Con l’introduzione dell’Assegno Unico nel 2022, le detrazioni per i figli minorenni sono state abolite, ma questa agevolazione resta per la fascia d’età tra i 21 e i 30 anni, se il figlio non supera certe soglie di reddito o presenta disabilità.
A chi spetta la detrazione da 950 euro
La detrazione può essere richiesta solo dai genitori che hanno uno o più figli fiscalmente a carico con un’età compresa tra 21 anni compiuti e 30 anni non ancora compiuti. Per i figli con disabilità certificata, la soglia anagrafica non si applica, e il diritto alla detrazione resta valido anche oltre i 30 anni.
Per essere considerato fiscalmente a carico, il figlio non deve superare un certo limite di reddito annuo. La soglia dipende dall’età:se ha meno di 24 anni, il limite è 4.000 euro lordi annui; se ha 24 anni o più, il tetto si abbassa a 2.840,51 euro annui. È importante sapere che non serve la convivenza: il figlio può vivere altrove, ad esempio per motivi di studio o lavoro fuori sede, purché resti fiscalmente a carico del genitore.

Con l’entrata in vigore dell’Assegno Unico Universale, le precedenti detrazioni per figli minorenni sono state eliminate. Oggi, le uniche detrazioni Irpef residue riguardano i figli tra i 21 e i 30 anni. La Legge di Bilancio 2025 ha confermato il mantenimento del tetto massimo dei 30 anni per accedere a questa agevolazione, eccetto per i figli disabili, per i quali non sono previsti limiti di età.
Come richiedere il bonus fiscale nel 2025
Il bonus da 950 euro viene riconosciuto come detrazione Irpef, quindi non è un’erogazione diretta in denaro, ma uno sconto sulle imposte. La richiesta può avvenire in due modi distinti: Tramite il datore di lavoro, per chi è dipendente o pensionato. In questo caso, il genitore deve compilare il modulo delle detrazioni per familiari a carico e consegnarlo all’azienda o all’ente previdenziale. L’agevolazione verrà applicata ogni mese direttamente in busta paga o nella pensione, sotto forma di minori trattenute. Attraverso la dichiarazione dei redditi (modello 730). Chi non ha richiesto l’agevolazione in busta paga può recuperarla a conguaglio inserendo i dati nel quadro dedicato ai familiari a carico. In questo caso, il rimborso avviene dopo la presentazione della dichiarazione.
L’importo massimo della detrazione è di 950 euro per ogni figlio, ma non sempre viene riconosciuto in misura piena. Il valore effettivo dipende dal reddito del genitore: chi ha un reddito più elevato vedrà una riduzione proporzionale dell’agevolazione. Se ci sono più figli a carico, la detrazione si somma, aumentando il risparmio fiscale complessivo. Chi beneficia dell’Assegno Unico per figli under 21 non ha diritto a questa detrazione, poiché i due strumenti sono alternativi. La detrazione Irpef resta un’opportunità riservata ai figli adulti non indipendenti economicamente, che continuano a essere parte del carico fiscale del genitore. L’agevolazione può rappresentare un sostegno concreto per le famiglie che aiutano i propri figli durante gli anni di università, tirocini o in cerca di lavoro. Un modo per compensare, almeno in parte, le spese sostenute nella transizione verso l’autonomia.