
Le nuove disposizioni internazionali sul bonifico (www.ecoblog.it)
In arrivo nuove regole per i bonifici che coinvolgeranno direttamente chi effettua pagamenti, banche, fintech e fornitori di servizi.
Le modifiche, introdotte dal Gruppo d’azione finanziaria internazionale (Gafi), puntano a una maggiore trasparenza e sicurezza nei trasferimenti di denaro, con particolare attenzione alla lotta contro frodi, riciclaggio e finanziamento del terrorismo.
L’aggiornamento della Raccomandazione 16 del Gafi, nota come Travel Rule, rappresenta un cambiamento epocale nelle regole per i bonifici, specialmente quelli transfrontalieri. Da giugno 2025, chi effettua un bonifico dovrà fornire dati più dettagliati sull’identità del mittente, che accompagneranno il trasferimento dall’istituto ordinante fino a quello beneficiario, includendo eventuali intermediari coinvolti.
In pratica, per bonifici superiori a 1.000 euro o dollari, in particolare se internazionali o peer-to-peer, sarà obbligatorio indicare con precisione:
– Nome e cognome del mittente
– Indirizzo completo di residenza
– Data di nascita
– Nome del beneficiario
– Coordinate bancarie o identificativo wallet del beneficiario
Le banche e gli istituti di pagamento avranno il compito di verificare la correttezza di queste informazioni, con la possibilità di bloccare o respingere pagamenti in caso di anomalie, oltre a segnalare eventuali operazioni sospette. Si prevede inoltre un potenziamento delle tecnologie antifrode, come il controllo automatico della corrispondenza tra nome e IBAN, per contrastare errori e tentativi di frode.
Impatti concreti per chi invia denaro
Dal punto di vista dell’utente, il cambiamento più evidente sarà la maggiore attenzione richiesta al momento dell’effettuazione del bonifico. Non sarà più sufficiente inserire solo IBAN e causale: per trasferimenti internazionali sopra i 1.000 euro, sarà necessario fornire dati anagrafici completi del mittente, con possibili verifiche aggiuntive sul beneficiario.
Anche per i trasferimenti in criptovalute, attraverso exchange regolamentati o wallet, si applicheranno regole analoghe: gli operatori dovranno identificare completamente mittente e destinatario e condividere queste informazioni lungo la catena di transazione, garantendo tracciabilità e conformità.

Le nuove disposizioni diventeranno obbligatorie entro la fine del 2030, ma l’adeguamento dei sistemi bancari e la modifica delle normative nazionali avverranno progressivamente già nei prossimi anni. Alcuni Paesi o operatori potranno anticipare l’adozione su base volontaria o per effetto di disposizioni locali. Il Gafi ha annunciato inoltre la pubblicazione di linee guida tecniche per facilitare la transizione, sviluppate in collaborazione con il settore privato.
Parallelamente alle modifiche relative ai bonifici tradizionali, l’Unione Europea ha esteso l’obbligo di trasparenza anche ai trasferimenti di cripto-attività. Dal 30 dicembre 2024, in base al Regolamento (UE) 2023/1113, i prestatori di servizi per le cripto-attività (CASP) sono tenuti a raccogliere e trasmettere informazioni complete sia sull’ordinante sia sul beneficiario delle transazioni crypto.
Le norme prevedono una distinzione in base all’importo:
– Per transazioni fino a 1.000 euro, è sufficiente raccogliere informazioni di base sull’utente.
– Per importi superiori, è obbligatorio verificare l’identità del cliente e raccogliere dati sul proprietario di eventuali wallet auto-custoditi (non gestiti da terzi).
Questi requisiti si applicano a tutte le piattaforme, comprese quelle decentralizzate (DeFi), imponendo modifiche sostanziali a sistemi progettati originariamente per garantire anonimato e autonomia. Ad esempio, exchange come Uniswap dovranno integrare procedure di identificazione (KYC), con possibili rallentamenti o sospensioni temporanee di trasferimenti verso wallet personali fino al completamento delle verifiche.
Sfide e opportunità per gli utenti crypto
L’introduzione della Travel Rule crypto rappresenta un compromesso delicato: da un lato, favorisce la legittimazione e l’accettazione istituzionale delle criptovalute, aumentando la loro trasparenza e riducendo il rischio di utilizzi illeciti; dall’altro, impone una perdita della privacy per transazioni sopra soglie stabilite, con obblighi di divulgazione di dati personali sensibili come nome, indirizzo e documenti identificativi.
Gli utenti dovranno affrontare nuove complessità operative, potendo incorrere in ritardi o blocchi temporanei delle transazioni per adempimenti KYC e verifiche supplementari. Inoltre, i costi di adeguamento per gli operatori si rifletteranno inevitabilmente sui servizi offerti e, di conseguenza, sugli utenti.