
Dal primo luglio dici addio al classico documento, adesso è obbligatorio per forza questo: cosa cambia davvero - ecoblog.it
Dici addio dall’inizio di luglio a questo documento, ora ci sono nuove leggi ed è obbligatorio: cosa cambia e cosa devi fare per non sbagliare.
Dal 1° luglio 2025, l’articolo 17-ter del DPR 633/72, che disciplina il meccanismo dello split payment, subisce un aggiornamento sostanziale. In precedenza, il fornitore emetteva la fattura senza addebitare l’IVA al cliente pubblico, che invece procedeva al versamento diretto dell’imposta all’Erario. Ora, con le nuove regole, la fatturazione elettronica deve riportare in modo più esplicito se il regime di split payment si applica o meno.
La principale novità riguarda l’obbligo di indicare nel file XML della fattura elettronica il codice appropriato per segnalare l’applicazione o l’esclusione dello split payment. Questo adeguamento è fondamentale per evitare errori che potrebbero comportare sanzioni o ritardi nei pagamenti.
Inoltre, la nuova disciplina prevede una più stretta collaborazione tra fornitori e clienti pubblici per garantire la corretta gestione del credito IVA e la trasparenza delle operazioni. In questo contesto, la fatturazione elettronica diventa uno strumento cruciale per amministrazioni e imprese per monitorare e certificare le transazioni.
Le imprese e i professionisti che operano con la pubblica amministrazione devono aggiornare i propri sistemi di fatturazione elettronica per conformarsi alle nuove disposizioni. In particolare, è necessario verificare che il software gestionale sia in grado di inserire correttamente il codice relativo allo split payment nel tracciato XML.
Fattura elettronica, devi aggiornarla subito perché adesso è obbligatoria
Chi non effettua questa modifica rischia di incorrere in errori formali che potrebbero bloccare la fatturazione verso la PA, con conseguenti ritardi nei pagamenti e possibili contestazioni fiscali. Per questo motivo, molte aziende stanno già effettuando controlli e aggiornamenti sulle procedure interne di emissione delle fatture elettroniche.

Va inoltre sottolineato che il regime dello split payment riguarda non solo la Pubblica Amministrazione centrale e locale, ma anche alcune società controllate dallo Stato e enti pubblici economici. Pertanto, la platea di soggetti interessati dalle novità è piuttosto ampia e coinvolge diversi settori produttivi.
Per evitare problemi, si consiglia di:
- Aggiornare tempestivamente il software di fatturazione elettronica in uso, assicurandosi che sia conforme alle specifiche tecniche stabilite dall’Agenzia delle Entrate.
- Formare il personale addetto alla gestione contabile e amministrativa sulle novità normative e sulle corrette procedure da seguire.
- Monitorare attentamente le comunicazioni ufficiali dell’Agenzia delle Entrate per eventuali chiarimenti o modifiche successive.
- Collaborare strettamente con i clienti pubblici per verificare la corretta applicazione del meccanismo di split payment nelle transazioni.
- Conservare con cura tutta la documentazione relativa alle fatture emesse, in modo da poter rispondere prontamente a eventuali richieste di controllo.
Con l’entrata in vigore del nuovo regime di split payment, la fatturazione elettronica si conferma come uno strumento essenziale per la trasparenza e la correttezza degli scambi commerciali tra privati e pubblica amministrazione, contribuendo a una più efficiente lotta all’evasione fiscale e a una migliore gestione del credito IVA.