
Ricevi troppe mail e messaggi? Ecco cosa sta succedendo davvero secondo Microsoft - www.ecoblog.it
Secondo il Microsoft Work Trend Index 2025, l’orario lavorativo è sempre più lungo e spezzettato, tra mail all’alba, meeting continui e notifiche che proseguono fino a sera.
Se la sensazione di non staccare mai dal lavoro è ormai familiare a molti, non è solo un’impressione soggettiva. I dati raccolti nel Work Trend Index 2025 di Microsoft confermano che le giornate lavorative sono diventate più lunghe, caotiche e interrotte. Lo studio, basato sull’analisi di miliardi di interazioni all’interno degli strumenti di Microsoft 365, offre uno sguardo dettagliato sulle nuove dinamiche del lavoro digitale. Email, messaggi, riunioni improvvise e notifiche costanti hanno trasformato la giornata lavorativa in un flusso quasi ininterrotto di stimoli. E la concentrazione? Resta intrappolata tra un avviso e l’altro, anche ben oltre l’orario d’ufficio.
La giornata inizia prima di alzarsi e continua anche dopo cena
Già dalle prime ore del mattino, il lavoro si insinua nelle abitudini quotidiane. Il 40% degli utenti di Microsoft 365 apre la posta elettronica già alle 6, spesso ancora a letto. Un comportamento che segna l’inizio di un percorso fatto di 117 email lette ogni giorno, spesso in meno di un minuto, e 153 messaggi su Teams, che arrivano anche ogni due minuti. La concentrazione, in questo scenario, diventa un miraggio.
Il picco di attività coincide con le fasce orarie di maggiore lucidità, tra le 9 e le 11 e tra le 13 e le 15, ma proprio in quelle ore si concentrano anche il 50% delle riunioni, togliendo spazio alle attività profonde. Il martedì è il giorno peggiore, con il 23% di tutte le riunioni settimanali, mentre il venerdì si alleggerisce, toccando solo il 16%. Le riunioni di grandi dimensioni, con oltre 65 partecipanti, sono in crescita costante, così come quelle distribuite su fusi orari differenti, cresciute del 35% rispetto al 2021.

Dopo cena non si spegne nulla. Le riunioni serali dopo le 20 sono aumentate del 16% ogni anno e quasi un terzo dei lavoratori torna a controllare la mail entro le 22. Per alcuni è un modo per ritagliarsi un momento di tranquillità, per altri una fonte di stress. I lavoratori ibridi, in particolare, sono quelli più esposti alla percezione di una giornata che non finisce mai.
I momenti critici: tra riunioni improvvise e distrazioni digitali
La fascia attorno alle 11 del mattino, di solito associata alla massima produttività, è anche la più congestionata. Il 54% degli utenti è attivo sui messaggi in quella finestra temporale, spesso sommerso da riunioni improvvise non pianificate. La metà di questi meeting nasce senza un invito formale, e si infilano tra una notifica e l’altra in modo casuale.
Dopo pranzo, i calendari registrano una pausa nelle call, ma non nel lavoro: entrano in gioco Word, Excel e PowerPoint, strumenti per attività che richiedono concentrazione. Eppure, secondo il report, il 48% dei lavoratori e il 25% dei dirigenti descrive il lavoro come “caotico e frammentato”.
Anche il fine settimana non è più uno spazio protetto. Il 20% dei dipendenti controlla le mail prima di mezzogiorno il sabato e la domenica, mentre oltre il 5% lo fa la domenica sera. Questo comportamento mostra quanto il confine tra vita lavorativa e personale sia ormai sempre più sottile.
Il Work Trend Index mette così a fuoco un paradosso moderno: abbiamo strumenti sempre più avanzati, ma le giornate sembrano sempre più corte per lavorare e sempre più lunghe da sopportare. Un equilibrio difficile, in cui l’intelligenza artificiale potrebbe giocare un ruolo decisivo — se usata per ridurre il rumore, non per aggiungerne.